“L’Italia vincente” è l’evento che si è svolto a Palermo organizzato dai gruppi parlamentari della Camera e del Senato di Fratelli d’Italia. Gli esponenti del governo nazionale e regionale, insieme ai parlamentari siciliani e romani, hanno fatto un primo bilancio dei risultati raggiunti ad anno dalla vittoria elettorale di Giorgia Meloni.
L’iniziativa rappresenta il momento conclusivo della campagna estiva, che si è svolta in numerose piazze e città d’Italia, dove attraverso i gazebo informativi sono state divulgate le attività del parlamento e le proposte approvate. Un momento importante di dialogo e di confronto con le comunità per raccogliere esigenze, priorità e prospettive del territorio, unitamente ai progetti per i prossimi anni. Sono tanti i temi affrontati durante la kermesse che riguardano la Sicilia. Dalla formazione professionale, come strumento utile per creare economia reale e occupazione, alla valorizzazione dei beni culturali per incrementare i flussi del turismo. L’attenzione si è spostata, in particolare, sull’utilizzo delle risorse del Pnrr e delle attività che il governo Meloni sta mettendo in atto per salvare i fondi.
Erano presenti il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, e i meloniani dell’Ars che si sono incontrati all’Hotel San Paolo. Gli assessori regionali Alessandro Aricò e Francesco Scarpinato (rispettivamente alle Infrastrutture e ai Beni culturali), il presidente della commissione Cultura, formazione e lavoro Fabrizio Ferrara, Giusi Savarino, Marco Intravaia, Nicola Catania, Giuseppe Catania. E non solo. Alla tavola rotonda hanno partecipato il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, il Carolina Varchi deputato alla Camera e vicesindaco con delega al Bilancio, il senatore Raoul Russo, Giampiero Cannella, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia e assessore comunale alle Culture.
I fondi dell’Ue non saranno più un assegno in bianco per le Regioni. Il meccanismo sarà diverso, prima l’elenco delle opere da fare e poi le risorse: un concetto chiarito in modo puntuale dal ministro Fitto. L’esponente del governo Meloni ha spiegato che Pnrr c’erano ben 39.997 progetti dei Comuni risalenti al 2019, quando il Piano nazionale di ripresa e resilienza non era prevedibile. Ben il 75% di questi interventi per somme al di sotto dei 100 mila euro, ha spiegato Fitto. Quale era l’attinenza di questi progetti col Pnrr? Il governo romano sta correggendo e riscrivendo il piano.