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Dati "Osservatorio Crif"

Frodi creditizie, in Sicilia aumentano del 5,6% in un anno. Urzì (Fabi): “Educazione finanziaria e sistemi di prevenzione sono fondamentali”

lunedì 29 Luglio 2024

Cala il numero delle frodi creditizie in Italia, ma cresce l’importo medio delle truffe. In controtendenza invece la Sicilia che è al secondo posto e vede un’impennata dei casi del 5,6% nell’ultimo anno, in particolare per il credito al consumo.

È quanto ci rivela l’Osservatorio Crif– Mister Credit sulle Frodi Creditizie relativo all’intero 2023 pubblicato pochi giorni fa.

 

Durante lo scorso anno sono stati registrati oltre 32.400 casi in Italia, con un importo medio per frode di 4.666 euro. Il valore economico totale supera i 151 milioni di euro.

Sono in particolare i prestiti finalizzati i più esposti nel mondo del credito al consumo. Secondo l’Osservatorio questi finanziamenti sono stati oggetto di truffa nel 45,3% dei casi rilevati nel 2023. Si registra un incremento pari a +18,2% rispetto al 2022. Cala invece l’importo medio (-19%) che si attesta a 5.968 euro.

 

Prestiti finalizzati

 

I dati in Sicilia: la nota di Fabi Palermo 

 

“Nonostante il numero di casi sia in diminuzione del -5,4% rispetto all’anno precedente, il valore economico complessivo è in aumento del +14,5%, superando i 151 milioni di euro e la Sicilia segna un aumento delle truffe pari al + 5,6 %. Segno chiaro ed inequivocabile che occorre aumentare l’educazione finanziaria degli utenti pesantemente minacciati dalla crescente incisività dei frodatori agevolati dalle nuove tecnologie” afferma Gabriele Urzì dirigente nazionale Fabi e responsabile salute e sicurezza Fabi Palermo.

Gabriele Urzì – Fabi

“Occorre inoltre che tutti i soggetti finanziari, in primis le banche, investano massicciamente in sistemi di prevenzione e controllo sfruttando anche i vantaggi dell’intelligenza artificiale”, aggiunge Urzì.

“Appare chiaro dai dati siciliani e non solo come ci sia una scarsa consapevolezza digitale degli utenti, aggravata dalla crescente abilità dei criminali pronti a colpire persone con maggiori capacità di spesa. Occorre una vera e propria educazione finanziaria che consenta a qualunque cittadino come riconoscere una frode, proteggere i propri dati personali e identificare prontamente comunicazioni sospette. Solo così si potrà creare un sistema creditizio più sicuro”, conclude Urzì.

 

La ripartizione per regione delle vittime.

La maggiore concentrazione di frodi creditizie emerge in Lombardia, Sicilia, Campania e Lazio, seguite da Puglia e Piemonte.

 

 

I primi posti della classifica regionale vedono sempre le medesime regioni ma vi sono consistenti cambiamenti nelle quote: la Lombardia cresce del +19,1% portandosi al primo posto, mentre la Sicilia registra un aumento del +5,6%, superando la Campania.

Nel 2023 ilSicilia.it aveva descritto la situazione al primo semestre 2023 indicata sempre dall’Osservatorio Crif, ed era già emerso un preoccupante fenomeno di crescita delle frodi creditizie tra i cittadini siciliani.

Sicilia dietro la lavagna per le frodi creditizie: terza regione per furto d’identità

La Sicilia, ai tempi, era al terzo posto in Italia per le frodi creditizie mediante furto di identità, con l’11,24% dei casi, e dietro a Lombardia e Campania.

 

I dati dell’Osservatorio Crif

 

Tipologie di finanziamento oggetto di frode

I prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi si confermano la categoria di finanziamento più esposta alle frodi, con una quota del 45,3% sul totale dei casi rilevati nel 2023. Si tratta di un dato preoccupante, che evidenzia un’inversione di tendenza rispetto agli ultimi anni, segnati da un graduale calo di questo tipo di frode.

Ancora più allarmante è l’aumento del +18,2% dei casi di frode su prestiti finalizzati registrato nel 2023 rispetto all’anno precedente. In diminuzione invece l’importo medio che subisce un calo del -19%, attestandosi a 5.968 euro.

Anche i prestiti personali vedono un aumento delle frodi, con un incremento del +14% dei casi nel 2023 rispetto al 2022. Questa tipologia di finanziamento raggiunge l’importo medio delle frodi maggiore tra le categorie analizzate dei prestiti personali, superando i 13.500 euro.

 

A differenza dello scorso anno, l’interesse dei truffatori sembra diminuire nei confronti delle carte di credito, incluse quelle revolving. Le frodi in questo segmento infatti mostrano un calo significativo del -32% rispetto al 2023 all’anno precedente, pur mantenendo un elevato importo medio che si aggira intorno ai 7.500 euro.

Nonostante questo calo, resta importante evidenziare, all’interno delle frodi su carte di credito, il trend in crescita delle frodi legate all’e-commerce. In particolare, le frodi su piattaforme che offrono soluzioni di pagamento “Buy now, pay later” (BNPL) sono quasi triplicate nel 2023, seppur rappresentando ancora una quota marginale (3,6%) del totale delle frodi.

 

E-Commerce

 

Tipologie dei beni acquistati con un finanziamento fraudolento

Analizzando la tipologia dei principali beni acquistati in modo fraudolento, nonostante una leggera contrazione rispetto all’anno precedente, gli elettrodomestici rimangono la categoria di beni più ambita dai frodatori, con una quota del 26,4% dei casi analizzati.

In ascesa le frodi nel comparto auto-moto che fa segnalare un aumento del +29,4%, toccando un’incidenza dell’11,3% sul totale dei casi. Un dato che conferma il trend precedente sull’evoluzione delle strategie dei frodatori, che sempre più spesso sono focalizzate su beni di valore elevato.

Truffe auto

Anche il comparto dei consumi, che include tra gli altri abbigliamento sportivo e beni di lusso, registra un incremento del +68,4% delle frodi, attestandosi all’8,4% del totale. Un altro segnale che suggerisce come i frodatori stiano sfruttando la crescente propensione all’acquisto di beni voluttuari, soprattutto online.

Inoltre, non sfuggono alle mire dei truffatori neanche le “spese per la salute”, come quelle mediche o odontoiatriche, che vedono un aumento del +13,7% dei casi di frode.

Anche il settore dell’arredamento non è immune alle frodi, con un incremento del +11,9% dei casi registrati.

 

 

 

Il profilo delle vittime di frode

L’analisi della distribuzione delle frodi per classi di età conferma un trend già emerso lo scorso anno. L’aumento percentuale più significativo delle frodi (+9,7%) lo fa registrare la fascia degli ultrasessantenni mentre, al contrario, si osserva un calo significativo tra gli under 30 (-12,1%).

I 41-50 anni diventano la fascia maggiormente colpita dal fenomeno, con il 22,5% delle vittime, seguiti dai 31-40 anni col 20,8% del totale.

 

 

Tempi di scoperta  delle frodi: maggiore attenzione dei consumatori rispetto al passato

In controtendenza rispetto a quanto si verificava lo scorso anno, nel 2023 i tempi di scoperta delle frodi creditizie registrano una contrazione: il 39,1% vengono scoperti nei primi 6 mesi e il 17,7% entro l’anno.

 

 

La contrazione dei tempi di scoperta potrebbe essere legata a 2 fattori: da un lato, il livello di attenzione verso il fenomeno si sta innalzando e, dall’altro lato, cresce l’incidenza dei casi in cui il frodatore fornisce i recapiti reali del soggetto impersonificato, che al primo sollecito di pagamento del prestito si accorge dell’accaduto.

Non è comunque trascurabile la quota dei casi che registrano dei tempi di scoperta molto lunghi, infatti il 16,3% viene scoperto addirittura dopo oltre 5 anni.

 

Le conclusioni finali sul report Crif

 

Beatrice Rubini
– Crif

“Alcuni elementi positivi emergono dall’Osservatorio, come la diminuzione del numero totale di frodi o l’importante contrazione delle truffe sulle carte di credito; questi aspetti però non sono sufficienti a bilanciare l’impatto pesante creato spesso dalla poca consapevolezza digitale degli utenti. Inoltre, il trend in aumento dell’importo medio frodato evidenzia non solo un cambio di obiettivo, ma anche una notevole abilità del criminale a colpire bersagli con maggiore capacità di spesa e spesso anche con strumenti di protezione migliori e meno vulnerabili” – commenta Beatrice Rubini, Executive Director della linea Mister Credit di Crif, che ha realizzato il report sulle frodi creditizie.

“L’educazione finanziaria resta un elemento chiave in questa battaglia. Insegnare a qualunque cittadino come riconoscere i tentativi di frode, proteggere i propri dati personali e diffidare da comunicazioni sospette è fondamentale per creare un sistema creditizio più sicuro e resiliente”, conclude Beatrice Rubini. 

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