Il governo Schifani prova a correre ai ripari, dopo aver preso constatato- con tanto di atto di indirizzo- che nessuno tra i dirigenti della Regione, o comunque pochi coraggiosi, vuole andare a lavorare all’Assessorato dell’Energia e dei servizi di pubblica utilità. Una situazione non sostenibile rispetto alla road map e alle scadenze stagionali, ma anche di impiantistica, che alcuni settori come i rifiuti in particolare presenta.
Si discute della necessità di integrare gli organici nella pubblica amministrazione, un problema che riguarda un pò tutti i dipartimenti della Regione. Tuttavia il caso di Viale Campania desta qualche preoccupazione, dove la carenza di organico è particolarmente notevole, dovuta ai trasferimenti e ai pensionamenti negli anni. E si, perché nessuno vuole spostarsi da quelle parti. Motivo? Si tratta di un assessorato dove occorrono specifiche competenze e certamente stiamo parlando di un comparto amministrativo spinoso e delicato, in passato c’è stata qualche inchiesta. E le figure che necessitano? Certamente i dirigenti. In attesa degli esiti degli atti di interpello, la giunta regionale ha assegnato (con la deliberazione n. 50/2023) all’ingegnere Maurizio Costa – Dirigente di terza fascia del ruolo unico della Regione Siciliana- l‘incarico di Dirigente generale ad interim (per due anni) del Dipartimento regionale dell’acqua e dei rifiuti.
Abbiamo sentito l’ingegnere Costa. Mancano le figure apicali, nonostante i tanti atti di interpello e ai quali nessuno risponde. La procedura prevede che questi atti vengano pubblicati sul sito del registro unico dei dirigenti, i quali se interessati fanno istanza. Poi, si procede alla selezione. Purtroppo da svariato tempo ci sono postazioni vacanti e le figure mancanti sono diverse: dirigente al servizio dighe, il dirigente del servizio finanziario, fra un mese andrà il pensione il dirigente del servizio rifiuti, da tempo manca il dirigente per le autorizzazioni. Dunque, la Regione ha un’emergenza. La carenza di personale comporta un arretrato anche sull’istruttoria e le poche risorse umane impiegate si ritrovano a gestire carichi di lavoro eccessivi, che vanno necessariamente smaltiti con competenze- che si acquisiscono con training interno – e persone. Questo non avviene perché non ci sono persone disponibili. Il dipartimento in questione ha una ricaduta sociale non indifferente, dal momento che si troverà a gestire i rifiuti, il sistema idrico integrato, e anche la complessa pratica delle autorizzazioni che fa capo al Comitato tecnico scientifico. Oltre a ciò, assume un peso specifico il problema della depurazione con le opere infrastrutturali, per cui c’è un apposito commissariamento da portare a termine.
Dei nuovi assunti solo 11, con varie qualifiche tra cui i tecnici del Pnrr, sono stati mandati in tutti e due i dipartimenti: energia, e acqua e rifiuti. “Mancano i dirigenti – spiega l’assessore alla Funzione pubblica Andrea Messina- in questo momento c’è solo l’ingegnere Costa ‘ad interim’ come dirigente generale che gestisce i due dipartimenti, poi mancano tutti gli altri dirigenti dei servizi. Non si possono mandare d’imperio, ma sulla base di una atto di interpello, e nessuno fa richiesta. Abbiamo mandato i dirigenti di bassa fascia: gli istruttori direttivi e i funzionari. I dirigenti che garantiscono l’efficienza delle attività. Abbiamo prestato la massima attenzione anche ai nuovi funzionari direttivi assunti, inviando il personale a suo tempo programmato, circa 11 unità. Il problema da risolvere – ribadisce Messina- rimane senza dubbio la ricerca dei dirigenti”.