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Manca l'ok della Regione

Funivia di Taormina ancora chiusa. Albergatori: “Ritardi inaccettabili”

lunedì 5 Giugno 2023

Continua a slittare la riapertura della funivia di Taormina e l’Associazione Albergatori non nasconde tutto il proprio disappunto per la situazione di forte ritardo nella riattivazione dell’impianto che rappresenta un’infrastruttura strategica per il turismo della città.

Tutti sapevano con largo anticipo che bisognava fare una revisione di questo impianto. Lo si sapeva già da 30 anni – ha detto il presidente dell’Associazione Albergatori, Gerardo Schuler – Non riusciamo a trovare parole gentili per definire la situazione. Chi è responsabile di questi ritardi? Non sappiamo cosa pensare ma sin qui è certamente un disastro. Gli alberghi della zona a mare sono già aperti da diverse settimane, la maggior parte delle strutture ricettive sono operative già da Pasqua. Tutti gli albergatori si lamentano e hanno ragione. Il disagio riguarda anche le altre categorie di operatori economici come i ristoratori e i commercianti. C’è stata evidentemente una catena di errori e nessuno si e’ assunto sinora alcune responsabilità“.

Quando sono ormai trascorsi due mesi dall’avvio di una stagione turistica partita già a Pasqua, la funivia, sottoposta a lavori di revisione trentennale, è ancora indisponibile al pubblico. I lavori si sono conclusi, il collaudo è stato effettuato una settimana fa ed ha ottenuto l’ok dei funzionari di Ansfisa, ma ora serve il via libera finale dell’Assessorato alle Infrastrutture. Il Ponte del 2 giugno ha fatto posticipare ulteriormente questa autorizzazione attesa da Palermo e nel frattempo i turisti continuano a trovare chiusa la funivia, con la protesta degli operatori economici di Taormina.

Ci auguriamo – continua Schuler – che il nuovo sindaco possa riuscire a “punzecchiare” in modo decisivo chi di dovere per sbloccare una situazione diventata davvero paradossale. Siamo ad un livello inaccettabile di assurdità e non è accettabile che le lentezze burocratiche vadano a ritardare la riapertura di un impianto dove c’è già stato il collaudo ed ha avuto esito positivo“.

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