Il Comune di Taormina si costituisce parte civile nel procedimento penale a carico di una dipendente dell’ente locale accusata di aver posto in essere la cosiddetta “truffa del cartellino”. La donna, V.C, dovrà rispondere delle accuse di truffa (art.640 comma 2 n.1 del Codice penale) “poiché in qualità di dipendente del Comune, con artifizi e raggiri induceva in errore l’ente pubblico di appartenenza e procurava a sé o ad altri un ingiusto profitto, con danno all’ente pubblico”, e di falso ideologico “poiché in qualità di impiegata pubblica, formando un atto nell’esercizio delle sue funzioni attestava falsamente la durata della propria prestazione lavorativa”.
L’attività di indagine su questa vicenda è stata effettuata dai Carabinieri della Compagnia di Taormina, diretti dal Comandante Arcangelo Maiello, i quali nell’ambito di alcuni controlli avrebbero accertato che la cinquantenne dipendente comunale si sarebbe assentata dal luogo di lavoro dissimulando tale assenza “omettendo di strisciare il proprio badge nell’apposita apparecchiatura elettronica predisposta dal Comune”.
“Si evidenzia pertanto – spiega l’assessore al Contenzioso, Giuseppe Caltabiano nella determina di costituzione dell’ente locale -, l’opportunità per l’Ente di costituirsi parte civile nel procedimento penale a carico della signora V.C., visto il danno subito dal Comune , per i reati ascritti”.
Il Tribunale di Messina (Ufficio Giudice per le Indagini preliminari) ha notificato nei giorni scorsi al Comune l’avviso di fissazione dell’udienza preliminare per il 18 marzo, in relazione alla richiesta di rinvio a giudizio del Pm, depositata il 23 gennaio scorso a carico di V.C. La Giunta comunale di Taormina ha ora autorizzato il sindaco Mario Bolognari alla costituzione parte civile in nome e per conto dell’ente nel giudizio penale in atto, con relativo impegno di 2 mila 495 euro in bilancio per la nomina di un legale in rappresentanza del Comune di Taormina.