Sarà un palazzo storico di Taormina, Palazzo dei Duchi di Santo Stefano, la sede operativa delle Forze dell’Ordine per il G7. L’imponente ed affascinante complesso dove quotidianamente opera la Fondazione Mazzullo diventerà, quindi, nelle prossime settimane il “cuore pulsante” dell’attività interforze dei Corpi di Polizia impegnati nella gestione e l’organizzazione delle attività finalizzate alla sicurezza del vertice dei Capi di Stato e di Governo, in programma il 26 e 27 maggio.
La scelta è maturata, a quanto pare, proprio di recente anche in virtù della condizione di incertezza che riguarda sino a questo momento il Palazzo dei Congressi. L’auditorium di piazza Vittorio Emanuele II rappresentava la prima scelta in senso assoluto per l’allestimento della centrale operativa delle Forze dell’Ordine ed era stata anche oggetto di diversi sopralluoghi, avvenuti ovviamente nella massima riservatezza che è dovuta in queste circostanze. Tuttavia permane il rebus della mancata agibilità, il dubbio sulla possibilità di riuscire a mettere a norma la struttura in tempo per il G7. Al momento, sul Palacongressi si va verso la soluzione ponte di una concessione dell’agibilità tramite deroga provvisoria, una prospettiva poco congeniale alle esigenze di sicurezza che si richiedono in questi casi per un’attività così delicata e strategica come quella di una centrale interforze preposta alla supervisione della sicurezza e dell’ordine pubblica.
Ci sarà da garantire la sicurezza dei 7 grandi, di 35 delegazioni, e l’attenzione sarà ovviamente anche rivolta alla necessità di prevenire eventuali rischi di disordini o contestazioni. Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza sono operativi già da tempo nel territorio per la predisposizione della logistica finalizzata al G7, ed oltre ai vertici territoriali e provinciali sono già stati in città a più riprese anche i massimi rappresentanti nazionali dei vari Corpi. Stesso discorso vale anche per i Vigili del Fuoco e per la Forestale. Alla fine, dunque, la scelta per la centrale interforze è ricaduta su Palazzo dei Duchi di Santo Stefano, capolavoro dell’arte gotica siciliana con elementi caratteristici di epoca araba e normanna. Originariamente di proprietà della famiglia di origine spagnola De Spuches, Duchi di Santo Stefano di Briga e Principi di Galati, il palazzo è stato acquisito dal Comune di Taormina nel 1964 e destinato poi a sede della Fondazione Mazzullo.
Palazzo dei Duchi di Santo Stefano nasce, nella sua forma attuale, tra la fine del Trecento ed i primi del Quattrocento. L’imponente struttura, la posizione del palazzo sulla cinta muraria dell’antico borgo e le mura merlate, oggi in parte scomparse, lasciano pensare ad un’originaria struttura normanna. La storia adesso vuole questo palazzo (che si sviluppa su tre livelli) si avvii ad essere punto di riferimento per la sicurezza del G7, evento nel quale saranno impegnati a Taormina 6300 unità delle Forze dell’Ordine, tra le quali anche l’Esercito italiano che già da qualche settimana sta presidiando alcune aree strategiche di Taormina e Giardini Naxos.