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G7, Patto Gentiloni per salvare il meeting di Taormina. Ma Cantone è preoccupato

mercoledì 15 Febbraio 2017
Paolo Gentiloni

Archiviato anche San Valentino, al giro di boa del mese di febbraio, si confermano ancora un miraggio i cantieri per il G7 di Taormina. I lavori di messa a norma del Palacongressi erano attesi al via per martedì mattina ma tutto si è risolto, in un nulla di fatto. Per le due elipiste è prevista la conferenza dei servizi in Prefettura, e si continua ad attendere anche l’inizio del piano di sistemazione delle strade e della viabilità ma anche dell’arredo urbano. “Non ho intenzione di rimanere con il cerino in mano, è in gioco l’immagine di Taormina ma anche e soprattutto dell’Italia”, ha dichiarato il sindaco Eligio Giardina e il monito del primo cittadino della “Perla” non è passato inosservato a Palazzo Chigi, dove il Premier Paolo Gentiloni ha deciso nelle scorse ore di chiamare personalmente proprio il sindaco di Taormina per rassicurarlo in vista del G7 del 26 e 27 maggio.

eligio-giardina-sindaco-di-taorminaNella serata di lunedì ho ricevuto la telefonata del Presidente Gentiloni – spiega il sindaco – ed ha inteso
rassicurarmi ed evidenziare che il Governo farà tutto quello che occorre per presentare Taormina in condizioni
ottimali all’appuntamento del G7. Gentiloni ha detto che lo il Governo sarà accanto alla Città di Taormina e si è
reso disponibile ad ulteriori contatti per fare il punto della situazione. Mi ha chiesto di stare accanto al
Commissario Carpino, persona capace e che certamente si dimostrerà pienamente all’altezza dell’incarico ricevuto. Ha anche confermato che il 25 febbraio sarà a Taormina il Sottosegretario di Stato, Maria Elena Boschi per fare una ricognizione sullo stato dei luoghi”.

Il primo cittadino di Taormina ha anche reso noto che nel colloquio col primo ministro si è parlato di una possibile visita di Gentiloni nella Perla dello Ionio, prima del G7. “Posso soltanto dire che abbiamo parlato di sua presenza del Presidente a Taormina nelle settimane che precederanno il G7 e Gentiloni si è detto certamente possibilista su questa sua visita, che noi auspichiamo venga calendarizzata quanto prima”.

Il centro di Taormina

Intanto, aspettando i cantieri, va avanti la macchina organizzativa per gli altri aspetti e nelle scorse ore da Palazzo Chigi è stata data comunicazione ufficiale con richiesta alle attività ricettive di Taormina di bloccare le prenotazioni per i clienti nelle giornate dal 22 al 28 maggio, periodo nel quale viene disposta l’esclusiva occupazione delle camere per gli ospiti del G7. Si prevedono circa 2 mila 500 personalità, dovendo tenere conto dei Capi di Stato e di Governo, e dei loro staff e delle diplomazie delle 35 delegazioni che prenderanno parte al summit. Negli alberghi tra le Province di Messina e Catania si troveranno anche 6300 rappresentanti delle Forze dell’Ordine e dell’Esercito Italiano (che ha già avviato il presidio di aree strategiche del territorio di Taormina e Naxos nell’ambito dell’Operazione Strade Sicure).

In quei giorni, di certo c’è che Taormina centro sarà zona rossa e verrà impedito l’accesso in paese ai non residenti, con transito autorizzato soltanto ai partecipanti del G7 ed ai taorminesi che risiedono nel salotto della Perla dello Ionio.n Si va anche delineando il quadro logistico che riguarderà la gestione delle migliaia di giornalisti che raggiungeranno il primo polo turistico siciliano per accreditarsi al G7. Si prospetta la collocazione di circa 4 mila giornalisti a Giardini Naxos, fuori cioè della “zona rossa” e con molta probabilità verranno collocati negli hotel dell’area di Recanati. In una di queste strutture potrebbe essere realizzato un apposito media-center per la stampa.

palacongressiAl contempo, a Taormina, nel perimetro della predetta “zona rossa” si trova il Palacongressi che (così si spera) verrà messo a norma con i lavori da 2 milioni 650 mila euro messi in agenda e che ci si attende vengano avviati in tempi molto stretti, anche tenendo conto che i cantieri del G7 dovranno essere ultimati entro e non oltre inizio maggio. Ed al Palacongressi potrebbero tenersi alcuni appuntamenti come la conferenza stampa dei leader del G7, con la partecipazione che verrebbe prevista per la stampa secondo alcuni criteri in via di definizione e si starebbe pensando, in particolare, ad un accesso da consentire ad un numero cioè ristretto degli autorizzati per i vari Paesi. Bisogna tenere conto, d’altronde, della capienza stessa dell’immobile, che possiede due sale conferenza, una da 250 posti ed un’altra da circa 900 posti a sedere (rimodulabili a 500). Ma ora il vero dilemma da chiarire, oltre i tanti (troppi) “teoremi” che si sono sinora visti sul Palacongressi, e quando partiranno davvero le opere per sistemare l’agibilità dell’auditorium di piazza Vittorio Emanuele.

E intanto, il presidente dell’Autorità Anticorruzione Raffaele Cantone continua ad essere preoccupato. “G7 di Taormina? Rispetto a La Maddalena e L’Aquila bisogna fare solo piccoli interventi ma comunque sarebbe stato meglio muoversi prima“, ha detto Cantone in un’intervista a Radio Capital. Per il vertice internazionale previsto a fine maggio dice di essere “preoccupato e ho espresso le mie preoccupazioni davanti alla commissione bilancio della Camera, è stato presentato un emendamento che ha molto ridotto la possibilità di intervenire senza regole. Ho avuto un contatto con il commissario straordinario nominato dal governo, il prefetto Carpino, che mi ha detto che i lavori da svolgersi sono solo due, e su questi lavori faremo una vigilanza attenta. Mi auguro che la mia preoccupazione possa essere sterilizzata“.

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