Un organizzazione composta da circa 300 genitori siciliani per tutelare il diritto dei propri figli a praticare sport.
Questa è l’idea che sta alla base della fondazione del comitato “Nuoto per tutti”, ovvero un organismo che nasce con l’obiettivo di interfacciarsi con le amministrazioni locali, regionali e nazionali.
“E’ necessario sensibilizzare le istituzioni e stimolarle il loro intervento – affermano i componenti del gruppo – con azioni concrete a favore del nuoto e delle infrastrutture natatorie che sono di loro competenza“.
Uno degli stakeholder di riferimento del comitato sarà certamente la Federazione Italiana Nuoto (FIN). L’idea è quella di garantire un equa distribuzione delle sedi delle competizioni; la stesura di calendari su misure per atleti e famiglie; la suddivisione delle corsie nelle piscine con regolamenti omogenei e la possibilità di accedere agli impianti e di crearne di nuovi.
“Il Comitato “Nuoto per tutti” – si legge nella nota -, è oggi una realtà giuridica i cui quasi 300 promotori e 40 Consiglieri sparsi in tutta la Sicilia rappresentano le varie realtà natatorie siciliane. L’attuale situazione in Sicilia del nuoto e delle infrastrutture idonee alle competizioni agonistiche è infatti drammatica”.
I membri del direttivo saranno già presenti ai campionati regionali a vasca corta che si concluderanno l’8 marzo nella piscina di Paternò.
GLI OBIETTIVI DEL COMITATO
La situazione dell’impiantistica sportiva siciliana purtroppo è nota a tutti. Sono tanti infatti i casi documenti di indisponibilità degli impianti, anche per lunghi periodi di tempo.
“All’inizio di questo nuovo anno agonistico – sottolinea la nota – nessuna piscina da 25 metri con 8 corsie era disponibile per le gare indoor invernali. Solo un mese fa ha riaperto la piscina di Paternò, unico impianto con queste caratteristiche insieme a quello di Caltanissetta (chiuso da oltre 4 mesi)“.
Il comitato chiederà di dare seguito al tavolo tecnico con il comune di Palermo, per l’installazione di un pontone nella vasca interna della piscina comunale.
“In altre regioni d’Italia e nel resto del mondo l’installazione di pontoni mobili è già stata la scelta naturale, veloce ed economicamente poco impegnativa delle amministrazioni per adeguare le strutture esistenti alle esigenze del nuoto. In Sicilia da due anni se ne parla senza ottenere risposte“, sottolineano i componenti dell’organizzazione.
“Il Comitato promuoverà, pertanto, la realizzazione del pontone allo stesso modo per Palermo, Catania e Marsala“.
“A gran voce ricordiamo che il nuoto è passione pura e che i nostri figli hanno il diritto di poterlo svolgere nel migliore dei modi“, chiosa la nota del comitato.