Gentiloni conferma il trio siciliano di sottosegretari. La pattuglia rimane compatta. Erano tre e tre restano. Unico spostamento di rilievo per Davide Faraone. Lascia la delega all’Istruzione e passa ad occuparsi di Sanità. Dalla “buona scuola” alla corte di Beatrice Lorenzin.
Nessun cambiamento per Simona Vicari che mantiene l’incarico ai Trasporti e alla Infrastrutture e per Giuseppe Castiglione, confermato all’Agricoltura. Le nomine sono state ratificate oggi dal Consiglio dei Ministri, presieduto da Paolo Gentiloni. Il governo, dunque, ha scelto di mantenere immutato il peso specifico della componente siciliana nei sottosegretariati. Sulla scelta del Consiglio dei Ministri, dunque, non hanno influito le posizioni giudiziarie a carico di alcuni degli esponenti politici confermati. La più delicata è la vicenda che riguarda Giuseppe Castiglione. L’esponente di Ncd è indagato dalla Procura di Catania per la vicenda del Cara di Mineo. Le indagini sono state chiuse a fine novembre. Quell’inchiesta è il filone siciliano di Mafia Capitale che vede al centro di tutto la figura di Luca Odevaine e un maxi appalto da 100 milioni, ai tempi finito sotto i riflettori dell’Anac, guidata da Raffaele Cantone. L’inchiesta conta una decina di indagati ai quali sono contestatii, a vario titolo, i reati di corruzione, finalizzata anche ad acquisire vantaggi elettorali, e turbativa d’asta.
Piccoli fastidi giudiziari, solo sul piano “contabile”, anche per Simona Vicari. Nelle settimane scorse è stata condannata in appello dalla Corte dei Conti a risarcire il Comune di 5.534 euro per una vicenda che risale a quando era Sindaco del Comune di Cefalù. Secondo i giudici della Sezione giurisdizionale d’appello, l’ex primo cittadino avrebbe conferito un incarico di progettazione senza copertura finanziaria.