I suoi attacchi sono strumentali ma del resto non è una novità per Cateno De Luca. E’ il senatore Nino Germanà, vice presidente del gruppo Lega a Palazzo Madama in merito agli strali di De Luca nei confronti del deputato Ars Salvo Geraci (che nei mesi scorsi ha lasciato Sud chiama Nord). De Luca e La Vardera nei giorni scorsi hanno chiesto le dimissioni di Salvo Geraci, poichè indagato.
““Come sempre, ‘l’amico Cateno’ cerca di sfruttare mediaticamente una vicenda locale che vede coinvolto il Sindaco di Cerda che, per motivi di sicurezza, aveva proposto al suo comandante dei Vigili un percorso alternativo. Le accuse e le richieste di dimissioni di De Luca sono oltremodo fuori luogo poiché Geraci non è accusato di alcun reato di stampo mafioso né di fatti correlati al suo ruolo parlamentare. L’accusa muove dalle dichiarazioni di un altro dipendente dell’Ente rilegando la vicenda a circoscritti rapporti Comunali”.
Germanà definisce scorretta la strumentalizzazione da parte di De Luca, che pure di vicende giudiziarie ne ha passate tante, uscendone fortunatamente sempre a testa alta., ma consapevole di cosa significhi finire al centro delle polemiche.
“Ricordo a Cateno che il garantismo a fasi alterne non solo è ingeneroso personalmente, ma non paga neanche politicamente. Le altalene a cui De Luca ci ha abituato sono ormai note anche tra le sue fila del Consiglio Comunale di Messina, dell’Assemblea Regionale e, oggi, del Senato (con l’unico senatore del suo Gruppo passato ad Italia Viva). Molti, ormai, si sono resi conto dell’incoerenza politica di Cateno e l’emorragia del suo movimento è inarrestabile. Capisco, quindi, la ricerca di notorietà di De Luca che, in un periodo di perdita di consensi e di imminenti elezioni, prova a provocarci per avere qualche riga in più sui quotidiani nazionali, ma gli ricordo che all’epoca dei fatti contestati Geraci era iscritto al suo partito ed era stato indicato quale Presidente del Gruppo Parlamentare regionale di De Luca. Confido comunque nella magistratura e nella giustizia che sapranno dare presto un chiarimento alla vicenda restituendo al collega Geraci la serenità che merita e confermando che la Lega sceglie la sua classe dirigente in relazione alle capacità e alla moralità”.




