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I rifiuti: un problema o una risorsa? Il candidato sindaco di Palermo, Franco Miceli, appoggiato dalla coalizione di centrosinistra, affronta da subito la questione legata alla gestione di questo importante tema, insieme al processo della transizione ecologica della Città Metropolitana. Puntare ad una riforma del sistema dei rifiuti, grazie alla disponibilità dei fondi europei, tra Pnrr e Pon Metro, e di quelli nazionali e regionali.
“La gestione dei rifiuti richiede massimo impegno sin da subito, indicando le soluzioni. Abbiamo da tempo studiato le proposte e il tema è aprire un nuovo corso nella raccolta dei rifiuti, con il coinvolgimento dell’intera area metropolitana. Occorre trasformare il tema da un problema ad una risorsa e cercare di cambiare il sistema che, attualmente, è esclusivamente sanzionatorio. Se ci sono delle regole e queste vengono violate, è giusto applicare le sanzioni. Ma occorre aggiungere anche un sistema premiale che possa creare un percorso in cui i cittadini contribuiscano a risolvere problema, avendo rispetto delle regole ma anche cercando di aiutare il processo del circolo dei rifiuti”, ha detto Franco Miceli.
Dall’emancipazione dell’area di Bellolampo da discarica a polo tecnologico energetico, alle modalità con cui incentivare i cittadini a collaborare e fino alle convenzioni con organismi terzi per azioni di recupero e riuso: “occorre accelerare verso una più veloce transizione e verso un’economia circolare basata su stili di vita sostenibili – sottolinea il candidato a sindaco di Palermo – come accade nelle più avanzate metropoli, i rifiuti urbani devono diventare una risorsa che deve essere recuperata e trasformata in valore”.
Miceli fa una lista di obiettivi del suo programma, intanto “La prima questione è la raccolta differenziata: pensiamo debba essere estesa a tutta la città, col metodo del portata a porta che consente di realizzare efficienza ed efficacia nella gestione e nei risultati”.
L’area di Bellolampo deve cambiare vocazione per diventare una risorsa, sarà un “polo tecnologico” per gli impianti dei rifiuti il cui obiettivo principale sarà produrre energia dal rifiuto urbano stesso attraverso l’installazione di un impianto fotovoltaico sulle vecchie vasche. Sono tre gli impianti da realizzare con rapidità: un primo per la produzione di Biometano dal trattamento della frazione organica dei rifiuti, un secondo impianto per il trattamento degli ingombranti, incentivando l’azione di recupero e riuso degli stessi, e un terzo per la selezione e la valorizzazione della frazione secca della raccolta differenziata e portarla oltre il 50% entro la fine del 2023.
“È necessario superare le logiche dell’emergenza ambientale con una programmazione lungimirante di medio periodo che parta, in ogni caso, dall’immediato – continua – ed è imprescindibile il coinvolgimento della comunità cittadina tramite la partecipazione attiva e l’ascolto”. E già dal giorno zero occorre incrementare in modo considerevole lo spazzamento meccanizzato della città nelle ore notturne e soprattutto lo svuotamento dei cestini nelle zone pedonali o che ospitano grandi flussi di pedoni come le aree commerciali del centro, le zone costiere e le vie della movida.
Tra le urgenze per l’ottimizzazione dell’intera macchina di gestione c’è la realizzazione di Stazioni di trasferenze a nord e sud della città in modo da movimentare il meno possibile i rifiuti urbani che viaggiano sui mezzi attraversando Palermo. La raccolta, il trasporto, lo
spazzamento dei rifiuti restano nella gestione pubblica di RAP, tuttavia la gestione dell’impiantistica sarà affidata a una grande multiutility dell’energia che dovrà essere costituita dalla stessa RAP, da AMG e da un eventuale partner.
Il sistema della raccolta differenziata va semplificato, adottando tecnologie moderne già in uso nelle metropoli più avanzate, e va
migliorato, iniziando con l’estensione immediata della raccolta porta a porta all’80% delle utenze non domestiche e incentivando le grandi utenze come caserme, scuole, grandi mense o hotel alla pratica del compostaggio.
I centri comunali di raccolta (CCR) aumenteranno con l’istituzione di 20 nuovi centri da dislocare in tutte le Circoscrizioni comunali e 60 isole ecologiche per incentivare la raccolta differenziata. Contemporaneamente va promossa e diffusa una cultura della riduzione dei rifiuti attraverso convenzioni da sottoscrivere con associazioni e imprese nell’ottica di avviare pratiche di riuso, riparazione e trasformazione (Raee e ingombranti) nei quartieri della città, nelle isole ecologiche e nei mercatini dell’usato. E per evitare il deposito incontrollato dei rifiuti indifferenziati occorre aumentare il controllo del territorio: la città di Palermo “paga” la raccolta, il trasporto e il trattamento di circa 150/200 tonnellate al giorno di rifiuti prodotti nei Comuni limitrofi. Inoltre, per il controllo del territorio saranno coinvolti direttamente i cittadini, le attività commerciali e le associazioni di quartiere: per chi collabora alla manutenzione dei marciapiedi è prevista una riduzione delle imposte.