Dalla sua fondazione per mano dei greci fino all’alta vocazione turista e alle tante attrazioni che oggi offre. Giardini Naxos è pronta a fare un tuffo nel passato, rivivere e ricostruire passo passo la propria storia. La città, infatti, si immergerà nella “Notte degli archivi 2024“.
Venerdì 7 giugno, dalle ore 20:30, andrà in scena “Naxos, che passione…“. L’evento, aperto al pubblico e il cui tema quest’anno sono le “passioni“, rientra all’interno di Archivissima, primo festival italiano dedicato alla promozione dei patrimoni conservati negli archivi storici di enti, istituzioni e imprese, con più di 500 archivi nazionali aderenti all’iniziativa. Dal 6 al 9 giugno si terrà a Torino il palinsesto centrale della manifestazione e giorno 7 sarà dedicato a tutti gli enti italiani e non aderenti all’iniziativa, che apriranno le proprie porte al pubblico e presenteranno i loro contenuti digitali attraverso il sito del festival. Quello che si svolgerà a Giardini sarà un lungo viaggio nel tempo, che passa attraverso il racconto di alcuni documenti, momenti degni di nota che l’hanno plasmata negli anni, segni distintivi come il castello di Schisò e alcune figure storiche.
Tante le persone in programma, oltre alle autorità locali, che saranno presenti per prestare la propria voce ai singoli archivi, accompagnati anche da musicisti e attori che leggeranno i testi. Tra questi l’assessore comunale alla Cultura e al Turismo del Comune Fulvia Toscano e Nino Vadalà, la vera anima dell’archivio, l’uomo che più di tutti nel tempo l’ha arricchito con amore, curandolo come fosse casa sua, e raccogliendo quotidianamente materiali.
Fulvia Toscano ha presentato l’evento, sottolineando la sua importanza: “Ogni archivio sceglie di raccontarsi come meglio preferisce. Sono state invitate a partecipare tante persone di Giardini che diventeranno come dei ‘documenti umani’. Ognuno sceglierà uno o due documenti che riguardano la storia della nostra città, che sono contenuti nell’archivio. Saranno documenti archivistici di scrittura, fotografia o oggetti. Percorreremo diacronicamente attraverso il tempo e i documenti selezionati tutta la storia della nostra città. Una sorta di attraversamento storico“.
Un segnale importante è anche dettato dalla collocazione dell’archivio “ubicato in una periferia del quartiere di Chianchitta e questo – aggiunge Toscano – è ancora più importante perché rappresenta un atto di rigenerazione di un quartiere. Per la prima volta il nostro archivio è entrato a far parte di questo evento nazionale e acquista una riconoscibilità e una storicizzazione che fino a questo momento non era avvenuta. E’ un posto importantissimo per la nostra città, una banca della memoria, un luogo di forte identità del territorio“.