La giornata internazionale degli studenti è una ricorrenza studentesca, che si tiene ogni anno per rivendicare il diritto allo studio e il diritto degli studenti a esprimersi e si celebra proprio oggi, 17 novembre 2021. Diritti che però si scontrano spesso con tagli strutturali, mancanza di fondi, con il risultato di scuole fatiscenti e poco sicure.
E proprio stamane centinaia di studenti hanno attraversato le strade di Palermo per raggiungere Palazzo Comitini, sede della ex provincia, per consegnare al sindaco Orlando un dossier con foto che documentano lo stato delle strutture scolastiche, chiedendo provvedimenti e soprattutto fondi.
Attraverso cortei spontanei, gli studenti sono partiti dalle varie scuole – l’Umberto I, il Vittorio Emanuele II, l’Einstein, il Duca degli Abruzzi, il Pietro Piazza, il Basile-D’Aleo di Monreale, l’Ernesto Basile di Brancaccio, il Mursia di Carini e alcune classi di diverse scuole – e hanno raggiunto il concentramento a piazza Verdi.
“Siamo stanchi. Le nostre scuole crollano a pezzi, non abbiamo spazi a sufficienza e in più, con la diffusione della pandemia, ci sono stati sottratti laboratori, aule magne e spazi autogestiti. Al Vittorio Emanuele II qualche giorno fa sono caduti dei pannelli dal tetto. A Catania è crollato il soffitto di un’aula. Ma a nessuno frega niente noi. Pretendiamo investimenti per le scuole siciliane” – urla al megafono Giorgio Caruso, rappresentante del liceo scientifico Albert Einstein.
“I tagli all’istruzione pubblica, la diseguale ripartizione dei fondi tra Nord e Sud Italia fa in modo che le scuole siciliane siano insicure e pericolanti. E noi studenti dobbiamo rischiare la vita ogni giorno. Calcinacci, freddo e infiltrazioni: questa è la nostra quotidianità. Chiediamo al Sindaco della città metropolitana di Palermo di ascoltare le nostre necessità e intervenire” – continua Nicoletta Sanfratello, rappresentante del liceo classico Umberto I.