Gianfranco Miccichè fra passato, presente e futuro. L’ex presidente dell’Ars ha parlato ai microfoni de ilSicilia.it a qualche giorno di distanza dal suo settantunesimo compleanno. Un momento nel quale il parlamentare regionale ha voluto fare il punto sul centrodestra e su quello che potrà essere il ruolo di Grande Sicilia. Patto federativo fondato insieme al sindaco di Palermo Roberto Lagalla e all’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo. Soggetto politico che avrà l’obiettivo di creare una nuova classe dirigente capace di governare l’Isola nei prossimi anni. E a tal proposito Gianfranco Miccichè ha annunciato: “Non mi voglio candidare. Voglio aiutare qualche giovane a fare strada in politica“.
Il ruolo di Grande Sicilia
L’analisi di Gianfranco Miccichè parte dal passato recente, ovvero dalla presentazione di Grande Sicilia. Un nuovo soggetto politico. Un nuovo attore di centro all’interno del centrodestra. “E’ un progetto che sta nascendo adesso. Incominceremo il nostro lavoro dal post elezioni provinciali. E’ un soggetto che mi piace molto. Riunisce tre persone di centro che intendono stare nel centrodestra, ma che preferiscono il centro alla destra“. Il parlamentare regionale non guarda alle prossime elezioni provinciali come un test. Anche se, ci tiene a precisare il suo pensiero rispetto alla scelta di votare con elezioni di secondo livello. “E’ una legge folle. Non ha senso. Continuo a dire che queste elezioni non le avrei fatte. Che senso hanno queste elezioni di secondo livello, in cui il popolo non ha diritto di voto? Non le avrei fatte“.
Le prossime elezioni provinciali
Dura lex sed lex, dicevano i latini. Il 27 aprile si andranno a decidere i futuri Consigli Metropolitani e quelli dei Liberi Consorzi. In quest’ultimi enti, inoltre, si sceglieranno anche i futuri presidenti. Argomento sul quale il centrodestra, in diverse aree dell’Isola, andrà in ordine sparso. A tal proposito, il parlamentare nazionale di Fratelli d’Italia Luca Cannata ha parlato della necessità di una “riflessione da fare nel centrodestra dopo le elezioni“. Questione sulla quale Gianfranco Miccichè si dice d’accordo. “Cannata ha ragione. Non credo che la mia sarebbe simile alla sua, ma serve una riflessione“.
E a proposito di elezioni provinciali, si sono registrate acque agitate anche a Palermo. Uno scenario nel quale Andrea Mineo ha lasciato Fratelli d’Italia e nel quale, con ogni probabilità, potrebbe accasarsi alla Democrazia Cristiana. Un fatto su cui Gianfranco Miccichè ha le idee chiare. “E‘ un momento in cui i partiti non esistono – sottolinea -. Mineo prima stava con noi, poi è andato a Fratelli d’Italia e ora potrebbe andare alla DC. Non c’è più un ordine di partito. Non c’è più una strategia. E’ una lite continua fra di loro“.
Grande Sicilia e il futuro: “Non mi candido, spazio ai giovani”
E, a tal proposito, parla della linea che dovrebbe intraprendere Grande Sicilia per il futuro. “Questo nuovo movimento che abbiamo messo in piedi insieme a Raffaele Lombardo e Roberto Lagalla servirà a creare un nuovo metodo di fare politica che oggi non c’è. Serve una nuova classe dirigente. Questo partito nasce con l’impegno che nessuno di noi si candiderà alle prossime elezioni regionali. Dobbiamo candidare giovani ragazzi. Ho conosciuto tanti giovani bravi che oggi però non hanno i voti. Mi impegnerò affinchè qualcuno di loro possa riuscire ad emergere“.
Tornando al presente, Gianfranco Miccichè ha recentemente compiuto 71 anni. Un compleanno vissuto con un occhio al futuro. “Rassicuro tutti. Non voglio fare altri settant’anni in politica – scherza Miccichè, che poi tornando serio dichiara -. Cercherò di dare il mio supporto. Non mi voglio candidare. Voglio aiutare qualche giovane. Ma ho dei progetti. Spero di riuscirli a portarli avanti. Viva la gioventù. Anche se, a 71 anni, mi sento ancora un ragazzino“.