Le storie di chi ha fatto “la storia” dei Nebrodi, di chi ha lasciato il segno e di chi non si è arreso. Un’immersione in quelle radici che troppo spesso la fretta del nostro tempo dimentica se non cancella del tutto.
E’ stato presentato nei giorni scorsi a Patti il libro Grandi di provincia, di Marina Romeo, edizioni Clipping.
Grandi di Provincia ritaglia un pezzo di territorio, i Nebrodi, che ha dato i natali a sei personaggi di levatura internazionale, ripercorrendo le biografie con levità e ironia.
Si parte dal generale Antonino Di Giorgio da San Fratello, eroe della grande guerra, il militare che tenne testa al prefetto Mori e a Benito Mussolini.
Segue l’epopea di Nella Mancusio, la prima donna d’Italia ad ottenere la patente, che a bordo di una Lancia Appia in compagnia di un gatto bianco, attraverserà negli anni Sessanta tutta l’Europa.
Le pagine su Annibale Bianco, assessore regionale e sindaco di Sant’Agata Militello rievocano i periodi del dopoguerra, la passione politica insieme ai primi passi dell’Assemblea regionale siciliana che redasse lo Statuto Autonomo, a distanza di sessant’anni preso ancora a modello.
Con la città di Patti ha un rapporto struggente il pilota di formula uno, Gepy Faranda asso del volante, prima di trovare la morte sulla pista di Maranello, mentre è impegnato a gareggiare con una rossa Ferrari nel circuito modenese. Desterà stupore il suo testamento, nel quale, come se avesse avuto un presagio della sua breve vita da pilota, lascia un biglietto con la volontà di donare gli organi, sarà tra i primi in Italia grazie all’espianto a regalare la vista a due ciechi.
Illuminanti sono le testimonianze di Nicola Marinaro, giornalista di Caronia che ha trascorso la sua brillante carriera al seguito dei papi, girando il mondo con Giovanni Paolo II, raccontando fotogrammi di un’epoca immortalata nelle sue cronache.
Il volume arriva all’epilogo con l’avventura di Mancuso Fuoco, pittore naif di Capizzi che con i suoi colori caldi incantò il filatelico Bolaffi e le cui pennellate con scene di vita agreste di campi e di boschi sono oggi esposte in importanti musei francesi e tedeschi.
La presentazione del libro, introdotta da Giuseppe Gembillo, professore ordinario di storia della Filosofia all’Università di Messina, si è tenuta nell’ambito della rassegna Nebrodes Book. Le letture del testo sono state affidate a Salvatore Barone.