La Fiom Cgil è contraria al Green pass per regolare l’ingresso nella mensa dello stabilimento Fincantieri di Palermo, ritenendo “il provvedimento discriminatorio” e indicando “il vaccino obbligatorio come ultimo rimedio”.
Dallo scorso 23 agosto vi si può accedere soltanto con il certificato verde per usufruire del servizio self service e sedersi nella sala principale. Una seconda sala, invece, è utilizzata dalle tute blu sprovviste del pass, che ricevono il pranzo al sacco.
“Siamo consapevoli che per combattere la pandemia c’è la necessità di responsabilità collettive e individuali – dicono Serafino Biondo e Davide Vitale, Rsu Fiom dello stabilimento palermitano di Fincantieri – ma queste non possono portare a soluzioni che dividano e discriminano i lavoratori in azienda“.
“Una soluzione potrebbe essere quella di sottoporre i lavoratori a un tampone gratuito prima dell’ingresso in mensa – dice Francesco Foti, segretario della Fiom di Palermo – per noi, comunque, l’unico rimedio resta il vaccino obbligatorio. Il governo dovrebbe assumersi la responsabilità e varare un provvedimento”, conclude il sindacalista.