Parafrasando il titolo di una famosa opera d’arte, potremmo dire che per Beppe Grillo “l‘insonnia della ragione genera mostri” o meglio interrogativi.
Dallo scorso novembre, infatti, il comico poi divenuto, suo malgrado, uomo politico è tornato a calcare i palcoscenici dei teatri con lo spettacolo “Insomnia“, con tappe in Sicilia l’11 aprile a Ragusa e il 12 a Palermo (Teatro Golden).
L’idea, si legge sul suo blog, trae origine dall’insonnia che tormenta Grillo da 40 anni, momento migliore per lasciarsi andare a riflessioni e interrogativi da riproporre alla gente.
E’ così che arriva a porsi domande scomode, interrogarsi sull’ovvio e a trovare risposte azzardate condivise, in un work in progress creativo, con il pubblico al quale ogni tanto, e a sorpresa, si aggiunge qualche ospite speciale.
Ne viene fuori un viaggio nella vita del comico che dal mondo dell’informazione auspica un ritorno a un sistema più percettivo, primordiale, istintivo; un viaggio fatto in vestaglia, pigiama e calzini.
Grillo, si legge sempre sul sito, si racconta in uno spettacolo intimo e autentico, prendendo in contropiede ancora una volta tutti quelli che lo vogliono dipingere diverso da quello che è.
Immancabile il riferimento agli eventi dell’attualità più recente filtrati dalla sua pungente ironia, che dipinge la sua visione del mondo che è e che verrà.
Lo spettacolo dopo il debutto e alcune tappe è stato interrotto nei giorni antecedenti alle elezioni; chissà se e come, dopo i risultati elettorali, si sia evoluta l’insonnia di Grillo.