Le indagini svolte dai Carabinieri della Stazione di Guardia Mangano, sulla base degli indizi raccolti da verificare in sede giurisdizionale, hanno consentito di far luce su una finta rapina denunciata da un 51enne di Santa Venerina (CT) che, insieme ad un 33enne di Aci Catena (CT), che, ovviamente, sono stati denunciati per simulazione di reato in concorso.
In particolare, il 51enne, gestore di una stazione di servizio sita sulla SS. 114, intorno alle 17.30 si era recato presso la caserma di Guardia Mangano denunciando di aver subito, mentre si trovava nell’ufficio del suo rifornimento, in compagnia del dipendente 33enne, una rapina a mano armata.
Con dovizia di particolari, l’uomo ha riferito ai Carabinieri che, mentre erano entrambi intenti nel conteggio dell’incasso dell’impianto di distribuzione carburanti, un uomo, dall’apparente età di 30 anni circa, armato di una pistola semiautomatica, li avrebbe rapinati della somma di 1430,00 euro, fuggendo immediatamente dopo in direzione di Acireale.
La presunta vittima aveva poi specificato che nella stazione di servizio non è installato alcun sistema di videosorveglianza e che la sua attività era assicurata contro quel genere di reati da una specifica polizza assicurativa.
Acquisite, dunque, le dichiarazioni del 51enne, i Carabinieri hanno avviato una meticolosa attività di riscontro delle sue dichiarazioni, escutendo testimoni e cercando i filmati registrati da altri impianti di videosorveglianza presenti in quella zona. Queste attività hanno consentito agli uomini dell’Arma di accertare che, in realtà, non c’era stata alcuna rapina e che quell’uomo, così minuziosamente descritto in denuncia sia nell’aspetto che nell’abbigliamento indossato, era soltanto frutto della fantasia del titolare e del suo impiegato.
I militari hanno, dunque, ascoltato anche il dipendente che, vistosi ormai scoperto, ha confermato che quel denaro sarebbe stato, invero, prelevato dal suo capo proprio per inscenare la rapina e intascare il rimborso assicurativo. Per questo motivo, i due sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria, ferma restando la presunzione di innocenza, valevole ora e fino a condanna definitiva.
L’attività investigativa svolta dai Carabinieri ha permesso di svelare il tentativo fraudolento messo in atto dai due uomini, evitando così un ingiusto profitto a danno della compagnia assicurativa, a conferma dell’efficacia dei controlli e delle indagini condotte quotidianamente dall’Arma a tutela della legalità.