Il Movimento 5 stelle presenta un disegno di legge per cambiare la legge elettorale che elegge il parlamento siciliano e il governatore e trova sponda in Claudio Fava, presidente della Commissione antimafia, che voci di palazzo danno come prossimo candidato alla presidenza della Regione per il centrosinistra. All’Ars si consumano, dunque, prove tecniche di alleanza in vista delle elezioni regionali del 2022? I tempi sono ancora lontani, ma la direzione imboccata sembra quella.
Doppia scheda per l’elezione del presidente della Regione, premio di maggioranza alla coalizione vincente per garantire la governabilità, stop al listino regionale e ballottaggio tra i due candidati che ottengono il maggior numero di preferenze, nel caso che nessuno dei candidati a guidare la Regione ottenga la maggioranza assoluta dei voti. Sono queste alcune delle principali novità del disegno di legge del M5S (primo firmatario Salvatore Siragusa) presentato questa settimana all’Ars, che mira a rifare totalmente il look alla legge elettorale regionale per l’elezione del presidente della Regione e per il rinnovo dell’Assemblea Regionale Siciliana.
“I limiti della legge attualmente in vigore – afferma Siragusa – sono più che evidenti e la plastica rappresentazione è l’attuale parlamento, che può contare su una maggioranza risicatissima che non è assolutamente in grado di assicurare la governabilità”.
“Cardine della legge – commenta Siragusa – è l’assegnazione di un premio di maggioranza che garantisca alla coalizione vincente un buon numero di parlamentari che possano mettere i provvedimenti governativi al riparto da qualsiasi imboscata in aula”. “La nostra legge – continua Siragusa – prevede che alle liste collegate al candidato vincente siano assegnati almeno il 55 per cento dei seggi se il presidente eletto riporta meno del 40 per cento dei voti validi. Se, invece, i voti validi riportati da questi sono uguali al 40 per cento o una percentuale superiore, il premio di maggioranza per le liste a lui collegate sarà del 60 per cento”.
La legge M5S fissa paletti molti più restrittivi per la candidabilità, recependo in toto la legge Severino. Tra le principali inibizioni alla corsa agli scranni di palazzo dei Normanni e al vertice di Palazzo d’Orleans ci sono ad esempio le condanne definitive per associazione di tipo mafioso o finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, la condanna definitiva per i delitti consumati o tentati di peculato, malversazione ai danni dello Stato, concussione, corruzione e abuso d’ufficio e le condanne con sentenza definitiva ad una pena non inferiore a due anni di reclusione per delitto non colposo.
In tema di legge elettorale il M5S ha già presentato un disegno di legge (prima firmataria Roberta Schillaci) per l’utilizzo del “tagliando antifrode” sulle schede elettorali, che rende la scheda unica e identificabile come autentica, senza però consentire di tracciare o riconoscere l’elettore.
Fava d’accordo alla proposta 5 Stelle
“La presentazione di un disegno di legge di modifica della legge elettorale siciliana da parte del Movimento 5 stelle, che segue il deposito nei mesi scorsi di un testo di riforma a mia firma, dimostra che i tempi sono maturi per affrontare seriamente l’argomento. Un tema che avevo gia’ posto per altro nelle scorse settimane, con una lettera al Presidente Micciche’ e al Presidente della I Commissione Pellegrino”.
Lo ha dichiarato Claudio Fava, deputato regionale e presidente della commissione antimafia dell’Ars.
“L’attuale sistema elettorale non garantisce la governabilita’ e neppure rispecchia il reale voto dei cittadini siciliani. Separare l’espressione del voto per il Presidente e quello per l’Assemblea, introdurre la doppia preferenza di genere come già avviene nelle elezioni comunali, eliminare lo strumento del listino, assegnare i seggi proporzionalmente ai voti ottenuti in ambito regionale e non più provinciale, fissare rigorosi paletti per candidabilità ed eligibilità sono gli elementi dirimenti della nostra proposta che, apprendiamo, in buona parte sono contenuti anche nel disegno di legge dei 5 stelle. Auspichiamo adesso l’apertura di un dibattito sul tema per giungere, in tempi brevi, all’approvazione di una nuova legge elettorale per la Sicilia”.