L’assessore regionale al lavoro, Mariella Ippolito, alza la voce sulla vertenza che riguarda la liquidazione degli stipendi arretrati. “I diritti di Asu e Pip non si toccano!”, annuncia, e promette battaglia nei confronti dalla decisione dell’Inps nazionale di non rinnovare più la convenzione con la Regione Siciliana per l’espletamento del servizio di pagamento dei salari dei suddetti lavoratori. Una reazione, quella dell’assessorato, che fa ben sperare sia i lavoratori che alcune organizzazioni sindacali, come il Csa-Dipartimento Asu che confida nell’impegno dell’assessore, del dirigente generale, Antonio Parrinello, e nel sostegno delle forze politiche.
“Immediatamente dopo aver appreso del parere negativo espresso dalla Direzione Generale dell’Inps alla proroga della convenzione per l’erogazione di sussidi ai lavoratori coinvolti – ha dichiarato Ippolito – ho chiesto al Ministero del Lavoro e allo stesso Istituto un urgente incontro istituzionale per verificare le condizioni necessarie ed utili per l’idonea soluzione della problematica, garantendo l’erogazione di sussidi dovuti per legge, indispensabili per il sostentamento delle persone coinvolte e delle loro famiglie in difficoltà”.
Il 29 gennaio scorso i tecnici dell’assessorato e della Direzione regionale dell’Istituto di previdenza avevano trovato l’intesa, tanto che il giorno successivo l’assessorato aveva pubblicato il decreto di liquidazione della mensilità di dicembre. Tutto sembrava procedere senza nessun intoppo, fino a quando il 5 febbraio l’Inps nazionale comunica il proprio parere negativo che fa cambiare idea ai vertici siciliani dell’Ente.
Una retromarcia inaspettata che ha suscitato l’irritazione dell’assessore. “A questo punto – ha spiegato – forti delle nostre ragioni, non permetteremo ai soggetti implicati direttamente o indirettamente in questa vicenda di scaricare le proprie responsabilità sul Governo Regionale. Invito inoltre certe organizzazioni sindacali a non esasperare gli animi dei loro iscritti reali o, a maggior ragione, di quelli potenziali. Con estrema lucidità va chiarito che una gestione diretta dei servizi di pagamento, in assenza del complessivo sistema informativo istituzionalmente in possesso dell’Inps, sarebbe impraticabile per la Regione”.
Fiducioso il Csa–Dipartimento Asu, uno dei sindacati più rappresentativi del settore. Secondo i segretari Ciccio Mallia, Mario Mingrino e Vito Sardo sono “molti i parlamentari che si stanno interessando e fra questi l’on. L. Lantieri e l’on. Sergio Tancredi, che oggi pomeriggio ci hanno comunicato, con cauto ottimismo, che fra pochi giorni il problema che vede contrapposti Regione e Inps sarà risolto e quindi si potrà procedere al pagamento delle mensilità maturate”.
“Stesso ottimismo – continuano – mostrato dal direttore generale del dipartimento lavoro: da Roma arrivano notizie sull’intenzione di prorogare di tre mesi la convenzione, anche se ancora non abbiamo ricevuto nulla di scritto, dice Parrinello, ma ci hanno assicurato che copriranno il servizio fino a marzo. Se poi la convenzione non verrà rinnovata, avremo tutto il tempo di organizzarci per erogare noi stessi il servizio”.
Mallia, Mingrino e Sardo, però, si rammaricano per i rumors che danno il direttore Parrinello in bilico nell’ambito dello spoil system che il governo Musumeci si appresta a varare. “Purtroppo ad una notizia positiva ne segue una che lascia perplessi: il direttore generale del dipartimento lavoro, dott. A. Parrinello, persona competente e con la volontà di trovare soluzioni per i lavoratori impegnati in Asu da domani potrebbe essere sostituito. Proprio in queste ore si sta decidendo se confermarlo o sostituirlo. Restiamo in attesa. La nostra stabilizzazione dipende anche dal lavoro del Dirigente”.
Per Mimma Calabrò, segretaria Fisascat Cisl, “si rischia un problema sociale perché spesso si tratta di nuclei familiari con un singolo lavoratore. Non si possono lasciare intere famiglie senza sussidio per problemi burocratici”.
“La legge è chiara: l’obiettivo è la stabilizzazione dei Pip. I tempi sono maturi considerando che ormai sono parte integrante degli organici della Regione”. Lo afferma Marianna Flauto, segretario generale della Uiltucs Sicilia, commentando la questione dei ritardi nel pagamento degli stipendi ai lavoratori del bacino Pip. Tra l’altro l’Inps avrebbe intenzione di non proseguire la convenzione con la Regione mettendo a rischio l’erogazione delle indennità. “I ritardi sono ormai una problema storico – dice Flauto– la realtà è che ormai i Pip sono essenziali in tutti i luoghi dove prestano servizio come scuole, ospedali, tribunali, assessorati. Ci auguriamo che il nuovo governo ci convochi in tempi brevi per affrontare compiutamente la problematica”. Il numero di questi precari è sceso e dovrebbe attestarsi sotto quota 2.800. “Per definire la stabilizzazione – conclude Flauto – serve un accorso serio che tenga conto delle professionalità e dei risparmi che la Regione ha avuto e avrà dai prossimi pensionamenti in questo bacino”.