«È un atto dovuto», si affretta a precisare Nello Musumeci. Ma in ogni caso i dubbi sollevati da due sindacati, la Uil -Fpl e l’Anaao-Assomed sul curriculum del direttore generale dell’azienda Papardo, Michele Vullo, finiscono direttamente all’Ars. E precisamente in commissione Antimafia, presieduta dallo stesso Musumeci. «La Commissione regionale Antimafia –si legge in una nota –ha aperto una istruttoria», prendendo le mosse «da un circostanziato esposto pervenuto all’Antimafia da parte di due organizzazioni sindacali, la Uil-Fpl e l’Anaao-Assomed, secondo cui il Vullo potrebbe non avere i requisiti necessari per ricoprire l’attuale ruolo di vertice nella struttura sanitaria messinese. Si tratta di un atto dovuto, tenuto conto che per legge la Commissione si occupa anche di verificare la correttezza e la trasparenza nelle procedure legate alla Pubblica amministrazione. Dall’esposto emergono alcuni elementi che suggeriscono la opportunità di un approfondimento. Adesso il nostro compito sarà quello di verificare la fondatezza dei fatti contestati, anche mediante l’acquisizione di ulteriori documenti. Se sarà ritenuta necessaria, procederemo anche alla audizione dello stesso Vullo e di dirigenti dell’assessorato della Salute».
Da parte sua, Vullo si dice dispiaciuto «che il presidente della Commissione, persona dai più definita corretta e perbene, abbia preferito diffondere la notizia prima sui media e non comunicarla al sottoscritto. Attività della commissione, che, tengo a precisare, riguarda un’azione certamente legittima di verifica sul curriculum, quindi tecnicamente amministrativa, e non attività antimafia in senso stretto. Insomma un atto dovuto». Intanto proprio l’Anaao Assomed torna sulla decisione di Vullo di procedere, nonostante il parere contrario ed il “blocco” della Regione, all’assunzione a tempo indeterminato di due medici cardioanestesisti. Il sindacato, a questo proposito, ha scritto, tra gli altri, all’asses sore regionale alla Salute Gucciardi e al prefetto: «Pur continuando ad esprimere forti perplessità sulle dinamiche assunzionali in molte unità operative dell’azienda Papardo (oncologia, MCAU, neurochirurgia, ortopedia), attuate dalla direzione generale dell’azienda, nella fattispecie concorda pienamente con l’azione della direzione generale del Papardo e chiede all’assessore regionale alla Salute, perdurando l’assurdo silenzio delle Istituzioni romane, una tempestiva iniziativa per l’immediato sblocco delle procedure di assunzione».