Subdolamente con un inserimento nella legge di bilancio sta passando l’autonomia differenziata. Si tratta di un collegato alla legge di bilancio fatto passare nella notte che sta riportando il tema dell’autonomia in corsa per essere approvato.
Vi sono due problemi in tale approccio: uno di merito e uno di metodo. Per quanto riguarda il metodo è veramente incredibile che in collegato così importante passi attraverso un giochino delle tre carte. Il 29 settembre non c’era, spunta il 30 settembre. E tollerabile che un fatto così importante venga inserito come collegato alla legge di bilancio e peraltro con un colpo di mano? Ma saltiamo il metodo e andiamo nel merito. Dopo che per anni si è lavorato sulla spesa storica costruendo un paese di serie A ed uno di serie B, con servizi completamente diversi che prevedono che in uno vi sia il tempo pieno a scuola e nell’altro non sia previsto, vogliamo statuire che tutto questo è legittimo? Vogliamo stabilire che i cittadini meridionali sono cittadini di serie B in un paese disuguale? Questa è autonomia differenziata. Cambia il principio che il riferimento siano i cittadini uguali in qualunque parte dell’Italia essi risiedono e si fa avanti il principio che invece ogni territorio, ogni regione si tiene fondamentalmente le risorse che produce, tranne a contribuire con una mancetta alle regioni più disagiate. Cambia totalmente la prospettiva e non si capisce a questo punto quale sia il vantaggio di stare in un Paese in cui non si hanno gli stessi diritti che si godono in alcune parti, mentre si hanno gli stessi doveri di contribuzione alla costruzione ed alla difesa di un Paese unico