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Il giudizio di Fratelli d’Italia sulla gestione della città di Leoluca Orlando “non può che essere negativo, coerentemente con una disastro politico amministrativo evidente a tutti i cittadini che vivono quotidianamente sulla loro pelle la vicenda cimiteriale, la vicenda del traffico, della ZTL e quella relativa alla nettezza urbana”. Parola di Raoul Russo, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia a Palermo e storico rappresentante della destra sociale in città. “Tutte queste evidenze dimostrano il marasma amministrativo nel quale si sta concludendo ignominiosamente un decennio di amministrazione Orlando“.
Tra un anno ci saranno le elezioni amministrative. Russo spiega come Fratelli d’Italia sta preparando l’appuntamento elettorale per il rinnovo del Consiglio comunale e per eleggere la persona che succederà al ‘Professore’: “Siamo pronti a lavorare per il futuro di questa città, non semplicemente a parole ma nei fatti, aggregando realtà, incontrando i cittadini: fino a qualche giorno fa abbiamo fatto dei Gazebo per chiedere proprio ai cittadini qual è il loro sogno, la loro proposta per Palermo, e ne faremo altri“.
Un passaggio il dirigente meloninano lo dedica alla mozione di sfiducia passata in Consiglio comunale nei giorni scorsi contro l’assessore alla Mobilità Giusto Catania: “Si sono presentata emozioni contro singoli assessori e penso che presto se ne presenterà una contro Orlando per determinare lo shutdown dell’amministrazione, noi ci faremo trovare pronti”. Quindi una precisazione su chi saranno gli interlocutori di Fdi: “Su una cosa abbiamo le idee chiare: sarà una squadra coesa e coerente, una coalizione che abbia un progetto chiaro e che parta da coloro i quali si sono sempre coerentemente opposti alla amministrazione Orlando. Noi vogliamo rompere il paradigma città che ha sempre una classe dirigente che si ricicla, intendiamo costruire una città realmente nuova“.
Infine una battuta sulla candidatura a sindaco, che dovrà essere “autorevole, magari anche femminile e per quanto possibile giovane: non tanto per una questione di giovanilismo quanto perché crediamo che sia il momento di creare uno stacco con il passato per questa città“.