Il giallo del peschereccio “Nuova Iside”, affondato in circostanze misteriose, sembrerebbe ad un punto di svolta: sono indagati due ufficiali di plancia in servizio sulla petroliera “Vulcanello” – della società armatrice Augustadue, gruppo Mednav.
La notte tra il 12 e il 13 maggio, infatti, si perdono le tracce del peschereccio partito da Terrasini per una battuta di pesca; subito dopo si ritrovano i corpi delle vittime: Il corpo di Giuseppe Lo Iacono, 33 anni, padre di 4 figli, fu recuperato il 14 maggio; quello di Matteo Lo Iacono, 53 anni, due giorni dopo, avvistato da un traghetto in viaggio sulla tratta Ustica-Palermo, a circa 14 miglia a nord di Capo Gallo. Resta ancora oggi disperso Vito Lo Iacono, 27 anni cosi’ come il relitto del “Nuova Iside” Le ricerche di Guardia costiera e Marina Militare proseguono.
LE INDAGINI
I due ufficiali sono indagati per naufragio e omicidio colposo. Ieri i pm palermitani che coordinano le indagini – l’aggiunto Ennio Petrigni e il sostituto Vincenzo Amico – avevano disposto il sequestro della petroliera “Vulcanello“, lunga oltre cento metri, per eseguire un accertamento tecnico irripetibile sull’imbarcazione che si trova ormeggiata nel porto di Augusta.
Ad eseguire l’accertamento i carabinieri del Ris. Nei giorni era già stato disposto il sequestro della scatola nera. Da una prima analisi del tracciato radar sarebbe infatti emerso che le due imbarcazioni – al largo tra San Vito Lo Capo e Ustica – sarebbero entrate in contatto: due punti distinti che nel tracciato per un momento si sovrappongono e poi ritornano due poco prima che il Nuova Iside si inabissi.