
“Queste primarie rischiano di entrare nella clandestinità, non c’è nessuna iniziativa del partito per promuovere la giornata, non c’è nessuna campagna di informazione e Renzi si sottrae ai confronti televisivi, ne è previsto solo uno. Il rischio molto grave, che vedo, è che si vada verso un calo dell’affluenza rispetto alle primarie precedenti”.
Lo ha detto il ministro della Giustizia Andrea Orlando, a Palermo, parlando con i cronisti delle primarie del Pd del prossimo 30 aprile per la scelta del segretario nazionale.
“Dovevamo essere il partito del nuovo millennio, siamo diventati il partito che replica pratiche della democrazia prefascista, siamo diventati il partito dei notabili”. “Le condizioni economiche del Paese sono difficilissime e una forza politica che vuole sfidare forze populiste deve dire la verità – ha aggiunto – E la verità è che per uscire da una situazione così grave c’è bisogno di tanti sforzi. Dobbiamo dare un messaggio alla società, ricostruire il rapporto con la società con parole nuove; essere il partito che sa ricomporre questa Italia lacerata”.
Parlando della vicenda Consip, fra le procure di Roma e Napoli – ha affermato – “allo stato non mi pare che ci possa parlare di scontro”.
“Il Csm non ha alcuna facoltà di intervenire direttamente. Se ci sono dei rilievi disciplinari è la procura generale presso la Cassazione e il ministero che intervengono” ha aggiunto, replicando alle dichiarazioni del presidente dell’Anm Eugenio Albamonte.