Palermo vive una situazione complessa al momento, la “questione cultura” è in bilico. Sono state continue le lamentele da parte di operatori del settore, lavoratori e organizzazioni sindacali riguardo la mancata governance del teatro Massimo di Palermo, il terzo più grande d’Europa, tra le prime fondazioni liriche in Italia, che per quasi un mese è stato senza un vertice.
Niente sovraintendente, direttore artistico e consiglio di amministrazione, con la conseguente mancanza di programmazione e la dovuta visione che occorrerebbe. Tutti decaduti mentre si scaldavano i motori per l’inaugurazione del nuovo cartellone.
L’ultimo a fare le valigie è stato proprio Marco Betta, nel doppio ruolo di sovrintendente e direttore artistico, l’uomo che aveva scelto l’ex sindaco Leoluca Orlando per il rilancio della fondazione e che l’attuale sindaco Roberto Lagalla vorrebbe riconfermare.
Per quanto riguarda lo stato di salute economico-finanziario il primo cittadino ha annunciato, nel corso della seduta di consiglio comunale di oggi, che è stato raggiunto un avanzo positivo del bilancio, un risultato che non si registrava da anni. Inoltre, la gestione ha ottenuto il gradimento del pubblico e dell’utenza, anche quella internazionale.
Nel frattempo è partita la petizione su change.org, lanciata domenica mattina da Francesco Guttadauro, dove abbonati e spettatori provano a difendere il compositore. Nella motivazione della petizione, si legge che la raccolta firme ha come obiettivo il fermo volere di che con la sua esperienza e i suoi indiscutibili meriti artistici e gestionali hanno contribuito a mantenere il Massimo come uno dei teatri più apprezzati non solo in Italia, ma in tutta Europa. Sono oltre 1.500 le firme raccolte in meno di 24 ore.
Nel frattempo anche il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, fa delle considerazioni e afferma: “Ho appreso dalla stampa di questa petizione che conferma il grande interesse del mondo culturale attorno alla più importante realtà teatrale e artistica della città. Il dato che emerge è, di fatto, il motivo per il quale questa amministrazione sta portando avanti le ragioni del merito e della continuità dell’azione di risanamento e di rilancio del Teatro Massimo. Un’azione che negli ultimi due anni ha raggiunto traguardi e numeri oggettivi che sono sotto gli occhi di tutti”.