Il concerto denominato “Panormus“, del musicista siciliano Massimo Patti, verrà eseguito al Festival Internazionale della musica jazz, che si celebrerà venerdì 25 ottobre in alla Lobby del Centro Cultural Paso del Norte (Messico).
Sul perché del nome Panormus, Massimo Patti ci spiega che “Panormus è il nome greco della mia città , Palermo. I greci la chiamavano così…’’Tutto porto’’ e per omaggiare la mia Terra natìa, ho pensato di intitolare il mio concerto proprio così. Perché alla fin fine…Palermo è un “tutto porto”, con il suo mare, con i suoi odori, con i suoi profumi, con tutte le lingue che arrivano ad essere ascoltate dalle orecchie dei passanti proprio come una vera e propria orchestra composta da tantissimi e diversissimi strumenti. Penso che “Panormus” descriva perfettamente l’essenza e lo spirito della città nella quale sono nato , piena di contraddizioni e intrisa di tante culture. Della città con la quale sento un legame ancestrale che mi scorre nelle vene“.
Relativamente alla sua carriera, il musicista jazz dichiara che “Sono uno spirito libero e allo stesso tempo sono un musicista libero. Un contrabbassista libero, per l’esattezza. Io e il mio strumento abbiamo suonato insieme in tantissimi posti d’Europa, in Italia con Sanremo arrivando addirittura fino all’ambasciata mozambicana. Ci siamo addormentati sentendo il ruggito dei leoni in Sud Africa al Kruger Park. Ci siamo, sì. Perché anche il Contrabbasso ha un’anima! Esperienze uniche che ti rimangono dentro per sempre e che non tutti hanno la fortuna di provare!
Sono un jazzista, sono come dicevo un musicista, ma sono anche un compositore. Creo la mia musica. Creo miscugli sonori affinché ogni suono possa trovare un proprio spazio in uno spartito musicale attraverso le immagini che arrivano, quasi per caso, alle porte della mia mente e Panormus rientra proprio in questo aspetto di me e del mio essere!“.
“La prémière è stato quasi un regalo per me. Un bellissimo regalo. Amo il fatto che il mio concerto sia così libero esattamente come lo sono io! Voglio che il mio concerto non abbia legami di edizione. Panormus è stato “battezzato” dal Maestro Malagugini, primo Contrabbasso del Teatro V. Bellini di Catania, a Praga ed è stato suonato alla terza edizione del “Europe Bass Festival”. Purtroppo, per mia sfortuna, non ho avuto la possibilità di assistere personalmente, ma mi è arrivato un video della performance e per fortuna quel video mi ha dato la possibilità di sentirmi proprio lì, come un autore teatrale che vede, che sente e che vive l’esperienza della sua opera portata per la prima volta davanti una vera e propria platea di anime sensibili a quelle note che risuonano all’unisono!”.
Ad eseguire il concerto sarà il collega Adrian Gonzales. Il musicista spiega che “Nonostante il mio non essere attaccato particolarmente ai social, Freddy Adrian Gonzalez l’ho ‘’incontrato’’ nel 2016 proprio su Facebook e proprio su questa piattaforma, dopo qualche tempo di conoscenza virtuale, mi diede l’emozionantissima notizia che aveva desiderio di voler realizzare nel 2019 il mio concerto dall’altra parte del mondo, in Messico. Ora abbiamo anche una data e un luogo: il 25 Ottobre 2019 al Teatro del Centro culturale Paso del Norte! Freddy non sarà solo; suonerà insieme all’Orchestra giovanile De La UACJ della città di Ciudad Juàrez.Lo stimo e lo ammiro molto, davvero. Freddy è un giovane ragazzo, contrabbassista come me e polistrumentista, oltre che grande compositore. Ha lasciato la sua terra, il Venezuela per mettersi in salvo raggiungendo il Messico dove lì la sua persona e la sua arte, sono al sicuro. E’ curioso e a tratti strano il fatto che proprio lui, che è andato via dalla sua terra, suoni un’opera di un autore che ha dedicato un concerto alla città dove invece quest’ultimo vive quotidianamente. E’ come se ci fossimo trovati a metà strada…seppur in maniera contraria! Il fatto che io abbia messo in musica questo intenso amore per la mia città, sicuramente ha mosso qualcosa di interiore in Freddy. Ci siamo trovati: io l’ho pensata e lui la porterà in note nella sua realtà”.
“Come dicevo Palermo è una città piena di spunti, emozionali e artistici! Ogni luogo che incrocia il tuo sguardo ti fa provare qualcosa di diverso dall’atteso. Panormus è composto da tre movimenti, ognuno dei quali pone lo sguardo su un aspetto particolare e unico. Il primo è stato realizzato pensando proprio ad una passeggiata lungo il nostro magico Foro Italico ,dove puoi ammirare il suo mare azzurro intenso, con le barche ormeggiate al porto della Kala, con la cupa Chiesa della Catena frapposta alla rumoreggiante e vivida Piazza Marina, tra quei palazzi così antichi e carichi di storia e poi ancora sotto le Mura delle Cattive con i ristorantini e le gelaterie tradizionali. In generale, è dedicato all’architettura monumentale. Il secondo è dedicato al sangue versato durante le guerre , le battaglie ed epidemie nelle diverse fasi storiche. Il terzo infine, è stato dedicato all’animo “vucciriuso” del palermitano , alle vicende tragicomiche che lo tipizzano e alla “Filosofia poetica della Munnizza”, trasportata in note. Palermo è viva. Panormus è vivo grazie a questo spirito di Palermo stessa che gli dà la vita, animandolo di quegli stessi particolari che chiunque qui a Palermo, da un semplice passante a un turista, da uno stigghiularu a un uomo d’affari, ha la fortuna di poter percepire con i tutti i sensi e per chi ne ha la fortuna anche attraverso l’Arte. Nel mio caso, l’Arte della musica”.