Svanisce il sogno Juventus per il Palermo. Si ferma al Bluenergy Stadium il cammino della formazione di Inzaghi in Coppa Italia. Così come nella passata stagione si infrange ai sedicesimi il percorso dei rosanero, sconfitti 2-1 dall’Udinese. A segno per i friulani Zaniolo e Miller.
La partita si risolve in pochi minuti. Dopo un ottimo primo tempo, i rosa si lasciano schiacciare, un po’ a sorpresa, dai padroni di casa, che nel corso della seconda frazione di gioco riescono a gestire senza troppi ostacoli il risultato. Nel recupero finale, il gol bandiera di Peda.
Adesso il club di viale del Fante potrà concentrarsi esclusivamente sul campionato, dove attualmente occupa la prima posizione in classifica, in compagnia di Modena e Cesena, a quota dieci punti. Proprio i romagnoli saranno i prossimi avversari dei rosa, sabato 27 settembre allo stadio Manuzzi.
Inzaghi si affida al turnover. A riposo i titolarissimi Ceccaroni, Augello, Ranocchia, Segre, Brunori e Pohjanpalo, a cui si aggiungono anche Bani e Diakité, rimasti però nel capoluogo siciliano per una gestione di carichi. Tra i confermati c’è Joronen tra i pali. In difesa spazio a Pierozzi, braccetto di destra così come contro il Bari, Peda e Veroli. Ruotano gli interpreti a centrocampo, con Gomes e Blin titolari. Rinnovato il tridente di attacco, con Vasic e Le Douaron alle spalle di Corona.
Dal canto suo, la squadra di Runjaić ritorna al 3-5-2, dopo gli esperimenti falliti contro il Milan in campionato. Ad offrire il primo squillo del match sono proprio i bianconeri, guidati da Zaniolo, bravo a tagliare la difesa rosa e imbucare per Miller. Il club di viale del Fante ingrana la marcia e domina, contro ogni pronostico, il campo. Carattere, pressing e determinazione. Nei primi 40 minuti le differenze dettate dalle differenti categorie si azzerano. La personalità impartita dal tecnico piacentino alla propria compagine è palpabile e il forte avvio degli ospiti spiazza i friulani.
Il duo Le Douaron- Corona si accende, creando diverse chance a testa. A mancare sono però la precisione e la cattiveria sotto porta. Tutti elementi che facilitano il compito di Sava. Il Palermo approfitta della leggerezza dell’Udinese in fase di costruzione. La difesa casalinga si dimostra fin troppo facilmente scalfibile, accusando i rimpalli impazziti in area a sfavore. Più ingessato ed evanescente invece Vasic, non ancora fisicamente brillante.
Grandi meriti per l’intensità in questi primi minuti vanno certamente a Gomes, mastino a centrocampo, e Blin, presenza costante e ordinata. E se sulla corsia di destra Pierozzi e Gyasi sono ormai ben rodati e strutturati, rischiando poco o nulla, buone impressioni arrivano anche dalla catena di mancina, composta da Veroli e Giovane.
La partita cambia volto subito dopo il quarantesimo. Dopo aver lanciato un primo segnale a Joronen al ventitreesimo, Zaniolo torna prepotentemente a ridosso dell’area di rigore rosanero, sfoderando un tiro a giro, piazzato sul secondo palo. La pioggia e la leggera deviazione di Veroli, confondono l’estremo difensore finlandese, che non riesce ad arrivare sul pallone: 1-0. Il Palermo perde la bussola, cala il ritmo e il livello di concentrazione, concedendo due minuti più tardi anche il raddoppio, firmato Miller.
Al rientro dagli spogliatoi tripla sostituzione per Inzaghi: fuori Gyasi, Le Douaron e Pierozzi, dentro Ranocchia, Palumbo e Augello. Un mix tra freschezza, esperienza e tecnica. I cambi impongono anche qualche cambiamento: Giovane passa sulla corsia di destra, mentre Blin si abbassa a ridosso della linea difensiva. Ma il numero 17 ha i minuti contati e poco prima del sessantesimo è costretto a lasciare il posto a Brunori.
L’Udinese sfiora il tris. Il retropassaggio e l’errore di Augello favoriscono Kamara. Ad evitare il peggio ci pensa Joronen con la mano. Il club di viale del Fante prova a crescere e Runjaić corre subito ai ripari con i primi cambi. Dopo appena 20 minuti, però, il numero 10 rosanero chiede di uscire per un problema muscolare dietro la gamba destra. Ultimo slot, dunque, occupato da Segre.
Certi del risultato, i friulani gestiscono le redini del gioco senza strafare, mentre il Palermo, stanco sulle gambe, appare convinto nel non voler sprecare troppe energie in vista della ripresa del campionato, che vedrà i siciliani già impegnati sabato 27 settembre a Cesena, confronto valido per acciuffare il comando della classifica di serie B.
Nel corso dei sette minuti di recupero, Augello si fa perdonare le numerose distrazioni e pennella una parabola perfetta per la testa di Peda, dagli sviluppi di una punizione. Il difensore polacco mette così il sigillo per il 2-1 finale. Il club di viale del Fante si accende troppo tardi, assedia l’area bianconera, ma il pari si rivela un sogno irrealizzabile.