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Matera Capitale europea della cultura 2019 è stata scelta, il 16 e il 17 febbraio, per il corso “La Sanità segue la Cultura“, il provider scientifico e la segreteria organizzativa dell’evento è stato gestito da Collage s.p.a. di Piero Sola.
Matera è stata scelta per questo evento proprio per la capacità di proporsi attraverso nuove metodologie e processi di apprendimento, come guida di un movimento finalizzato all’abbattimento degli ostacoli che impediscono l’accesso alla cultura.
Un piano di “Rinascimento del Mezzogiorno”, di una politica di inclusione e di approccio alle nuove tecnologie per incidere positivamente sul piano socio-culturale. Questi ambiti non possono ignorare l’importanza degli aspetti sanitari e socio-sanitari, in cui la “Sanità come Cultura” contribuisce al miglioramento dello stato di salute della popolazione.
In questo contesto una vera governance di sistema, la sinergia tra pubblico e privato e il contesto economico, devono contribuire al rafforzamento del Sistema Sanitario, rendendolo prima di tutto credibile e quindi sostenibile, per realizzare un percorso ideale di migliore accesso alle cure.
“Un evento importante – afferma il professore Salvatore Corrao, università di Palermo, Arnas Civico – dove sono emersi su tutti quegli elementi utile per comprendere come rendere sostenibile il Sistema anche se la parte politica molto spesso non tiene conto dell’importanza di tutte le figure che dovrebbero collaborare fra di loro, come il medico di medicina generale, il farmacista ospedaliero, il farmacista delle aziende sanitarie, insomma un modo per rivedere le cronicità e parlare di come fare interagire tra di loro i professionisti“.
“La giornata di oggi ha un comune denominatore – ha detto il professore Nicola Scichilone, università degli studi di Palermo – ossia il paziente anziano, complesso, un paziente cronicamente critico, e quindi necessita di un approccio multidisciplinare, dove le figure che si interfacciano e interagiscono devono avere al centro la salute del paziente, tenendo conto dell’efficacia dei trattamenti e anche delle possibili interazioni farmacologiche e quindi degli effetti indesiderati, tutto questo nel rispetto reciproco e col confronto con le istituzioni“.
“Questa due giorni è un progetto condiviso coi colleghi di Palermo – afferma la dottoressa Franca Matilde Gallo, pneumologia territoriale – ASM Matera – perchè Palermo è stata capitale italiana della cultura 2018 e Matera sarà capitale europea della cultura 2019 quindi un percorso sanitario e culturale che vede al centro di tutto questo il paziente, un lavoro condiviso da gruppi importanti che sono le università, il territorio, le società scientifiche. Dobbiamo sempre più condividere percorsi concreti che rendano sostenibili il nostro servizio sanitario nazionale nell’ottica di migliorare la qualità di vita dei pazienti“.
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