Il Pd tende la mano al movimento 5 stelle in Sicilia, dove all’Ars i due partiti sono entrambe all’opposizione del governo Musumeci. Ma al momento i grillini rimangono in silenzio. La paura di perdere la base del partito nell’Isola è tanta, quindi, anche se già da un po’ di tempo a Palazzo dei Normanni ci sono dei sorrisi e scambi di cortesie da parte delle due forze politiche, i deputati regionali grillini preferiscono mantenere un profilo basso, come se svolgessero il ruolo dell’amante segreta nei confronti del Partito democratico.
Come dire: tenere separate le votazioni all’Ars rispetto alle intese politiche. Ma questi due partiti che a giorni vedranno far nascere un nuovo governo a Roma, targato Conte bis, in Sicilia potrebbero aver la forza di bloccare una delle leggi più attese dal centrodestra, come il ‘collegato’ alla finanziaria. A seguire, potrebbero dar ‘pane duro’ al governo Musumeci in merito alla rivoluzione degli Ato rifiuti. Anche questa, una norma strategica da parte della maggioranza.
Maggioranza che come è abbastanza evidente stenta ad esserci da troppo tempo in questo governo a trazione catanese. Movimento 5 stelle e Pd possono contare su 30 deputati regionali, Fava con lo sguardo a come si evolve la situazione romana potrebbe dare man forte a questa coalizione a Palazzo dei Normanni. Per raggiungere la maggioranza in Aula basterebbero soltanto 4 deputati. E di questi tempi non è poi così difficile riuscire a far cadere l’ago della bilancia attraverso qualche ‘franco tiratore’.
Lunedì prossimo potrebbe essere il banco di prova per capire se questo piano, tanto voluto dalcapogruppo Dem Giuseppe Lupo, possa andare in porto. La prossima settimana il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, consulterà i partiti per chiedere vari accordi sulle norme da approvare proprio sul Collegato. Quasi 100 sono gli emendamenti che per lo più erogano contributi dal valore di una cinquantina di milioni di euro. Lupo ha già teso la mano ai grillini, ma ufficialmente nulla è accaduto. Ossia non c’è stato nessun incontro politico. Rimane in silenzio Cancelleri come anche il capogruppo Cappello.
Chi parla attraverso i suoi social di una possibile intesa (ma sposando le tesi grilline) fra Pd ed M5s è il deputato regionale Giampiero Trizzino: “Il PD in Sicilia dice di volere collaborare con il M5S – scrive su Facebook – E qual è il problema? Non servono alleanze per fare cose buone: abbiamo sul tavolo la riforma dei rifiuti, la legge urbanistica e quella sulle aree protette. Soltanto per la prima, il M5S ha depositato 200 emendamenti. Li condividano tutti e dimostrino di andare oltre le parole”.