Nel 2006 in Sicilia il Pil per abitante, la quota pro capite della ricchezza prodotta nell’Isola, era più basso del 33% della media nazionale. Oggi la situazione, già non florida, è ulteriormente peggiorata e si rasenta il 40%. E con le dinamiche dell’ultimo quadriennio “occorrerebbero come minimo altri vent’anni per tornare al punto di partenza”.
Stesso discorso sul fronte dell’occupazione. In Sicilia tra il 2008 e il 2014 sono stati bruciati 160 mila posti. Di quest’esercito di espulsi dal mercato, solo un quarto, corrispondente a circa quarantamila persone, ha avuto modo di rientrare nel quadriennio successivo.
Il dato emerge dall’analisi di Zoom Sicilia, rivista che si propone di effettuare il report di analisi congiunturale approfondimento e l’outlook delle tendenze dell’economia, che nasce dalla partnership tra Cisl siciliana e Diste Consulting.
Il semestrale Zoom Sicilia sarà presentato oggi 2 aprile, nell’aula consiliare del Comune di Palermo, in piazza Pretoria, con la presentazione del primo numero, intitolato La marcia del gambero.