Ritenuto da sempre molto vicino a Sergio Mattarella, il palermitano Alessandro Pajno fra poche ore potrebbe essere indicato dal Capo dello Stato per ricoprire il ruolo di presidente del Consiglio dei ministri. Il suo nome è in cima all’elenco dei papabili a cui sta pensando lo stesso Mattarella per concedere un mandato in grado di dare un governo al Paese.
L’incarico a Pajno sarebbe finalizzato a mettere d’accordo le forze politiche su alcuni temi d’interesse generale (come l’introduzione del premio di maggioranza nella legge elettorale, la legge di stabilità in autunno e alcune riforme richieste da Bruxelles). Il suo nome spiazzerebbe il M5s che chiede elezioni subito, perché non sarebbe espressione dei partiti e potrebbe incassare il consenso di un’ampia fetta di parlamentari di tutti gli schieramenti (e stando alle indiscrezioni, anche di diversi deputati e senatori grillini neoeletti, che non avrebbero alcuna intenzione di rinunciare al loro scranno parlamentare dopo pochi mesi dall’elezione).
Pajno (palermitano, classe 1948) sembra l’uomo giusto al posto e al momento giusti: dal 1° gennaio del 2016 è presidente del Consiglio di Stato, dopo aver ricoperto molteplici incarichi istituzionali e avere affiancato in più occasioni i governi che si sono succeduti.
Quando Mattarella era ministro dei Rapporti con il Parlamento, Alessandro Pajno era il suo consigliere giuridico, mentre quando l’attuale Capo dello Stato divenne ministro alla Pubblica istruzione, era il suo capo di gabinetto; incarico che mantenne anche quando ministro fu poi nominata Rosa Russo Iervolino. Carlo Azeglio Ciampi lo volle, quindi, al ministero del Bilancio e Tesoro, anche stavolta quale capo di gabinetto.
Durante il governo Prodi, ricoprì l’incarico di segretario generale della presidenza del Consiglio dei ministri, per poi essere nominato segretario generale del Consiglio di Stato. Fra gli incarichi di governo, si ricorda anche quello di sottosegretario al Ministero dell’Interno, durante l’esecutivo Prodi Bis.
Oltre alla politica, i titoli di Pajno sono associati alla ricerca universitaria in campo amministrativo e giuridico e alle grandi istituzioni. Prima di essere nominato Presidente del Consiglio di Stato, è stato membro dell’Avvocatura dello Stato e consigliere di Stato. Avvocato, laureatosi a Palermo, ha insegnato all’Università di Bologna, alla Sapienza di Roma e alla Luiss. E’ stato anche docente alla Scuola Superiore di Pisa, dove ha insegnato diritto amministrativo.
Al suo attivo, diverse pubblicazioni sull’organizzazione amministrativa, l’attività della giustizia amministrativa, l’organizzazione del servizio di istruzione e l’autonomia delle istituzioni scolastiche.
*Foto tratta dal sito del Quirinale quirinale.it