Ventunesima giornata di campionato ricca di emozioni quella andata in scena questo pomeriggio, con il derby tra i cugini del TeLiMar e della Nuoto Catania e l’avvincente match tra Ortigia e Pro Recco, rispettivamente terza e prima in classifica.
Rispettate le attese nel derby tra le siciliane. Alla piscina Olimpica comunale di Palermo è stato un derby caldissimo e molto fisico. I padroni di casa partono contratti ma riescono con i minuti a dominare la partita e chiuderla con un netto 14-5.
Non riesce invece a confermare la bella prestazione in finale di Coppa Italia l’Ortigia. Contro il Recco termina infatti 15-5, nonostante l’entusiasmo per la riapertura della piscina e la tribuna piena di tifosi. L’Ortigia resta al terzo posto ma il vantaggio sulla quarta, il TeLiMar, adesso si riduce a 3 punti. A preoccupare maggiormente è l’infortunio di Cassia nel finale, dopo lo stop in settimana di Condemi.
TELIMAR PALERMO – NUOTO CATANIA 14 – 5
Sono gli ospiti a sbloccare il risultato con Riccardo Torrisi, abile a sfruttare un controfallo. Ribattono subito i padroni di casa con Occhione dal secondo palo su uomo in più e con Hooper su rapida azione si portano sul 2-1. Prova ad allungare il TeLiMar ancora con Occhione in superiorità, stavolta da palo 5. Accorciano gli etnei con De Freitas in extra player. Prosegue il botta e risposta, con Irving in più per il 4-2 che chiude il primo periodo.
In avvio del secondo tempo, ingenuità della Nuoto Catania, con Ferlito che nel cambio al volo entra prima che Torrisi esca. Rigore assegnato ai palermitani e trasformato da Irving per il 5-2. Una seconda frazione di gioco molto fisica, con tre cartellini rossi, che portano alla fine della prima metà del match. Il Club dell’Addaura va sul +4 con un dribbling di Del Basso sul portiere e una fucilata dalla distanza di Camilleri per il 6-3, su cui si va all’intervallo lungo.
Il capitano di casa TeLiMar, Ciccio Lo Cascio, in superiorità su assist di Giliberti apre le marcature del terzo tempo. Da otto metri è Occhione a zittire tutta la difesa etnea, con il tabellone che si aggiorna sull’8-3. Dopo l’ennesimo salvataggio di un perfetto Jurisic, in controfuga è Giliberti a firmare la rete del 9-3. Su situazione simile, Irving serve al bacio Vitale che, tutto solo davanti a un ottimo Caruso, porta in doppia cifra il TeLiMar. Dopo il break negativo di 4 a 0, i catanesi non mollano e rispondono con Eskert in superiorità. Anche Giorgetti a segno, su rigore, per l’11-4.
Negli ultimi otto minuti di gioco, la Nuoto Catania continua a crederci. Il capitano Giorgio Torrisi prova a scuotere i suoi, mettendo subito il pallone dentro su uomo in più, ma Hooper ribatte subito per il 12-5, che spegne ogni velleità. Sul finale, Vitale, dopo un bel fraseggio in extra player con Occhione, porta i palermitani sul 13-5, mentre Irving dalla distanza fissa in superiorità sul 14-5 il risultato del match.
“Il pressing forte degli avversari ci ha fatto iniziare in modo contratto – commenta l’allenatore Gu Baldineti -. Ma ci siamo subito sciolti, abbiamo nuotato tanto, creato molte occasioni. Il risultato è oltre le aspettative, nonostante diverse azioni offensive non concretizzate. Quello che ho visto con particolare attenzione è che abbiamo lavorato bene in ripartenza. Ci aspetta, adesso, una dura settimana. Non mi preoccupa tanto la trasferta di Trieste perché so che faremo un partitone, ma torneremo giovedì a Palermo e avremo pochissimo tempo per preparare al meglio la sfida col Salerno. Squadra insidiosa, che può metterci in difficoltà. L’unico rammarico sono i due punti persi con la Deakker. A quest’ora avremmo avuto il matematico quinto posto. Ma l’Europa la conquisteremo in vasca nelle ultime sfide che ci rimangono“. Ha dichiarato a fine partita l’allenatore del TeLiMar Gu Baldineti.
“Aldilà del valore indiscusso del TeLiMar, credo che il risultato finale sia troppo penalizzante. Ho visto una squadra che fino al 6-3 provava ad imporsi poi tra espulsioni, falli e il valore degli avversari gli ultimi due tempi abbiamo un po’ mollato“. Sono queste invece le parole del tecnico della Nuoto Catania Giuseppe Dato.
CC ORTIGIA – PRO RECCCO N e PN 15 – 5
L’approccio è positivo, con i padroni di casa che, con Vidovic, rispondono subito al primo squillo di Zalanki. Inoltre, anche quando lo stesso Zalanki e Fondelli allungano, i ragazzi di Piccardo non demordono e riescono a portarsi sul 3-3 con Di Luciano e Ferrero, sprecando poi anche l’opportunità di andare in vantaggio. La partita dell’Ortigia finisce poco dopo, quando Ivovic e Di Fulvio portano i campioni d’Europa sul 5-3 di fine primo tempo.
I biancoverdi accusano il colpo e, tra il secondo tempo e la prima metà del terzo, subiscono un parziale di 5-0 che porta il Recco sul 10-3. Ferrero (su rigore) prova a scuotere i suoi, ma la squadra appare demoralizzata e sempre meno lucida, sia in fase difensiva che offensiva, naturalmente anche per via della qualità degli avversari. Younger, Iocchi Gratta e Aicardi fissano il punteggio sul 13-3.
Nel quarto tempo, al gol di Gorrìa Puga rispondono Cannella ed Echenique. Finisce 15-5 per il Recco.
“Le sconfitte non sono mai piacevoli, ma è vero che loro hanno i giocatori più forti del mondo e lo hanno dimostrato. Quindi, merito al Recco. Ci fa piacere aver visto quelli che sono i nostri limiti contro certe squadre. Nel secondo e terzo tempo abbiamo sbagliato completamente l’approccio, e la loro transizione ci ha tagliato a fette. Arrivavano palle laterali sui loro centri e bisognerebbe essere bravi a non farli aprire già sulla transizione. Il primo e il quarto tempo, invece, sono state due buone frazioni da parte della mia squadra. Dobbiamo ripartire da lì. Adesso testa a mercoledì, perché a Roma ci aspetta una partita importante e poi penseremo a sabato, quando avremo un match ancora più importante. L’infortunio a Cassia? Non sono un medico e non posso fare diagnosi, verranno fatti degli accertamenti, ma temo che non ci sarà né mercoledì né sabato. Vedremo. Intanto voglio ringraziare la città e i nostri tifosi che sono venuti a sostenerci. È stata una bellissima sensazione“. Così Stefano Piccardo, tecnico dell’Ortigia, ha commentato la prestazione dei suoi uomini.