Condividi
La situazione

Immobili pubblici: la partita della dismissione passa dal rimpallo di responsabilità tra gli enti. Agliozzo (Cgil): “Serve sinergia con lo Stato”

giovedì 25 Aprile 2024
Gaetano Agliozzo

Mantenere gli edifici pubblici in Sicilia non è semplice e obbliga le casse degli enti locali a sostenere ingenti costi. È frequente un rimpallo di responsabilità sulla manutenzione degli stessi rendendo necessario un intervento di chiarimento dell’Agenzia del Demanio. È quanto accaduto con l’accordo sottoscritto in questi giorni tra la Regione Siciliana, il Comune di Palermo e l’ente nazionale.

Attraverso il documento si è definita la sorte di sette immobili del capoluogo siciliano, ma c’è la possibilità che vengano inseriti ancora altri beni nei prossimi mesi.

Ex chimica Arenella

L’obiettivo è quello di valorizzare e ripristinare l’ex Chimica Arenella, l’ex Ospedale di via Ingegneros, Villa Pajno, l’ex Palazzo delle Finanze, le Cisterne Nervi, il Palazzo Zecca-Niscemi in piazza Marina e l’ex palazzina Vespri.

Già nel 2021 una simile intesa era stata raggiunta tra la Regione e il demanio nazionale. In quell’occasione quasi cinquanta beni di proprietà dello Stato erano passati nelle mani dell’Isola. Sebbene questi non presentavano particolari criticità, il governo regionale ha dovuto provvedere negli anni alla loro manutenzione. Da un lato, viene così ampliato il patrimonio immobiliare della Regione a tre punte, ma dall’altro occorre poi far fronte a esose spese per il loro mantenimento ordinario.

Sul tema dell’impegno economico il segretario generale della Fp Cgil Sicilia, Gaetano Agliozzo ha dichiarato: “Alla necessità di pagare degli affitti molto onerosi vanno ad aggiungersi i costi degli adeguamenti legati alle disposizioni legislative. Molti uffici pubblici, infatti, non rispecchiano i criteri di sicurezza. Quindi servirebbero degli investimenti finalizzati al recupero di questi immobili per renderli adeguati ai livelli di salubrità dei luoghi di lavoro.

Gaetano Agliozzo

“Sarebbero necessarie – prosegue Agliozzo – delle ristrutturazioni per consentire a chi ivi lavora delle condizioni di perfetta sicurezza secondo i canoni della legge numero 626 del 1994 (oggi decreto legislativo numero 81 del 2008). Alcuni immobili sono vetusti e chiaramente non adeguati alle evoluzioni normative degli ultimi anni in tema di sicurezza”.

Alla base dei rapporti tra gli enti locali e nel rispetto dei principi costituzionali c’è sempre il principio di sussidiarietà. Per questo motivo se il Comune non riesce a gestire al meglio gli immobili affidatigli, spetta all’organo superiore rimediare a tale mancanza. La stessa logica viene seguita nelle relazioni tra Regioni e Stato. Ma ciò che più sorprende è la presenza di un cospicuo numero di beni che non vengono utilizzati ormai da anni. Allo spreco del mancato sfruttamento di queste opere si aggiungono i costi derivanti dallo stato di abbandono in cui versano alcuni di questi edifici.

Come sottolinea Gaetano Agliozzo: “Oggi ci sono dei patrimoni immobiliari che appartengono alla pubblica amministrazione per la cui gestione servirebbe un’azione sinergica con lo Stato per trovare le risorse da investire e tagliare parecchi costi nei prossimi anni, specie quelli legati all’affitto degli immobili“.

Le locazioni passive governative, nella sola città di Palermo, sono 49. Un vero e proprio paradosso se si pensa che alcune strutture sono da anni vuote e abbandonate a sé stesse. Il loro utilizzo da parte dell’amministrazione comunale garantirebbe un risparmio di spesa non indifferente. Più lungimirante è stato invece l’operato della Regione. Con l’accordo stipulato nei giorni scorsi, l’ex palazzo delle Finanze passerà nelle sue mani, con l’intenzione di insediarvi la sezione regionale della Corte dei conti.

C’è da chiedersi, tuttavia, se sia economicamente più vantaggioso un ripristino dello stato dei luoghi per rendere i locali idonei a un loro riutilizzo pubblico, oppure provvedere alla dismissione degli stessi attraverso un affidamento ai privati.

Per compiere una valutazione di questo tipo, spiega Gaetano Agliozzoservirebbe preventivamente un censimento sugli immobili pubblici regionali, che ne descriva la situazione complessiva. Ad esempio si potrebbe, attraverso le risorse del Pnrr, destinare dei fondi per mettere in campo azioni di ricognizione e di recupero degli edifici abbandonati“.

Infine, va ancora peggio sul fronte dei beni confiscati. Nella sola provincia di Palermo, secondo i dati raccolti nel 2021 dalla Commissione antimafia dell’Ars, questi sono 6023. Si tratta di una delle più alte concentrazioni in tutta Italia. Ma di questi una buona parte risultano occupati abusivamente. Questo fenomeno, infatti, risulta un ulteriore ostacolo che si frappongono tra la destinazione pubblica dei beni e il loro concreto utilizzo.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Francesco Zavatteri: “Chi spaccia il crack vende morte ai ragazzi” CLICCA PER IL VIDEO

Seconda parte dell’intervista de ilSicilia.it a Francesco Zavatteri, padre di Giulio, giovane artista palermitano, ucciso da un’overdose di crack all’età di 19 anni il 15 settembre 2022. L’importanza delle strutture nei quartieri delle città, le proposte dal basso e le iniziative legislative sul tema della tossicodipendenza.

BarSicilia

Bar Sicilia, Tamajo e la ex Blutec: “Non è più il momento di fare speculazioni, garantiremo i livelli occupazionali”

Intervistato da Maurizio Scaglione e Giuseppe Bianca, uno degli uomini di punta del governo Schifani in Sicilia, fa il punto sull’attuale quadro della situazione. Nei luoghi in cui ha vissuto la favola operosa dell’indotto del golfo di Termini Imerese Tamajo riavvolge il nastro della narrazione dell’ultimo anno e mezzo di lavoro

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.