“Denuncio Claudio Fava“. E’ quanto minaccia Giovanni Impastato, il fratello del militante di Democrazia proletaria ucciso dalla mafia, a cui non e’ andato giù l’utilizzo del nome del film su Peppino, “I cento passi“, per la lista del candidato bersaniano alla guida della Regione siciliana.
A fare infuriare Giovanni Impastato sono state le dichiarazioni di Fava, secondo cui avrebbe concordato con lui quest’iniziativa. “Una bugia – dice Impastato dalle colonne del quotidiano La Repubblica -. Ho atteso una smentita. Adesso vado dall’avvocato“. “Ho saputo dell’iniziativa dalla tv e dai giornali“, sottolinea, aggiungendo: “Non lo vedo da dieci anni. Fava non ha mai partecipato alle cerimonie per gli anniversari della morte di Peppino“.
“Fava – dichiara Impastato – strumentalizza la memoria di mia fratello per fini elettorali. Un’offesa a me, ai miei familiari e ai compagni di Peppino. Il ricordo di Impastato si perpetua con una presenza nel territorio, con l’attivita’ che ogni giorno svolge la mia associazione. Penso alle migliaia di persone che, a Cinisi, visitano la casa che fu della mia famiglia“.
“Io non contesto il copyright – spiega -. Pero’ Fava e’ scandalosamente bugiardo, per mutuare un suo motto elettorale. Doveva coinvolgere, e mente quando dice di averlo fatto, le associazioni che operano in ricordo di Peppino. La sinistra non si ricostruisce sbarcando in Sicilia due mesi prima del voto con quattro sigle e uno slogan. Cinque anni fa il pasticcio della residenza, ora questa fesseria…“. “Io di certo non voterò Fava e neppure la lista di Crocetta: una delusione. Da questa politica, in realtà, non ci aspettiamo nulla“, conclude.