I Carabinieri della sezione operativa del reparto territoriale di Termini Imerese, insieme ai colleghi delle stazioni di Brolo, Volla e Sant’Anastasia, hanno eseguito due ordinanze di applicazione di misure cautelari emesse dal gip.
Le indagini si sono sviluppate tra settembre 2022 e agosto 2024, e hanno permesso di individuare una fitta rete di soggetti insospettabili che concedevano prestiti a tassi usurari compresi tra il 60% e il 1.029% l’anno in favore dell’imprenditrice di Termini Imerese.
La donna, per far fronte a dei pregressi debiti accumulati, si era rivolta ad alcuni di loro senza tuttavia riuscire a estinguere i debiti pregressi motivo per il quale, è stata costretta a contrarne dei nuovi da altri usurai. È entrata così in un circolo vizioso che non le ha lasciato scampo.
Due degli otto indagati sono fratelli napoletani e, uno di loro, è già detenuto per altri reati. Proprio quest’ultimo, mentre si trovava in carcere, ha minacciato telefonicamente la vittima per indurla a saldare il proprio debito, con un tasso usurario del 73% annuo. L’altro fratello libero ha minacciato l’imprenditrice di impossessarsi di due sue auto.
Nelle indagini sono coinvolti anche uno zio e un cugino della vittima. Questi, approfittando dello stato di necessità in cui versava la loro congiunta, le hanno elargito un prestito di diecimila euro facendole credere, che il denaro provenisse da pericolosi usurai del messinese che, volevano restituita la somma con tassi di interessa pari al 60% annuo ma nella realtà, erano i suoi parenti gli usurai.