SOS medici, da nord a sud. Ma soprattutto al sud. Colpa del numero chiuso nelle facoltà e di una serie di criticità che necessitano di urgente soluzione. In Calabria intanto una risposta il presidente della Regione, Roberto Occhiuto l’ha trovata. Ed al suo appello è arrivato fino a Cuba, Paese dal quale sono partiti quasi 500 medici con destinazione Calabria.
“La sanità in Italia vive un paradosso che spero il futuro governo potrà definitivamente risolvere. In tutto il Paese le Aziende sanitarie cercano disperatamente medici da assumere a tempo indeterminato, ma non ne trovano. È l’effetto perverso del numero chiuso imposto alle Facoltà di Medicina – spiega Roberto Occhiuto -. Il reclutamento è diventato un terno al lotto, difficilmente prevedibile e governabile. In Calabria, il nostro sistema sanitario in questo momento ha risorse in abbondanza per assumere, negli ultimi mesi le abbiamo provate tutte. Abbiamo fatto bandi per posti a tempo indeterminato, manifestazioni di interesse, e sono andati deserti”.
Occhiuto spiega d’aver avviato un confronto con il ministro dell’Economia Franco e di puntare ad un pacchetto di incentivi, economici e di carriera, per rendere maggiormente attrattivi i concorsi in Calabria. “Del resto, se analoghi problemi vengono riscontrati in Regioni d’eccellenza – dalla Lombardia alla Toscana, dal Veneto al Piemonte -prosegue il presidente della Regione- figurarsi in Calabria, con una sanità disagiata che paga il conto di 12 anni di commissariamento. Eppure, nel nostro territorio devo, con i miei collaboratori, contrastare quotidianamente le emergenze, rischiando di chiudere reparti o interi ospedali”.
Ecco perché da mesi ha avviato un’interlocuzione con il governo cubano i cui medici, che rappresentano un fiore all’occhiello del Paese caraibico, hanno già aiutato Lombardia e Piemonte, nei mesi più caldi della pandemia. E’ stato quindi firmato a Roma, presso l’Ambasciata della Repubblica di Cuba in Italia, un Accordo di cooperazione con la Comercializadora de Servicios Medicos Cubanos (CSMC), la società dei medici cubani, per la fornitura di servizi medici e sanitari.
“Grazie a quest’intesa in Calabria potremo utilizzare temporaneamente – fino a quando non saranno espletati con esiti positivi tutti i concorsi – operatori sanitari provenienti da Cuba”. Il governo caraibico metterà a disposizione 497 medici con diverse specializzazioni che arriveranno in Calabria a settembre.
Inizieranno quanti parlano già l’italiano mentre gli altri, prima di entrare in servizio svolgeranno corsi per apprendere la lingua. I medici cubani saranno sempre affiancati da operatori calabresi.
“Questa è un’opportunità per dare risposte immediate ai bisogni dei cittadini, per erogare in modo adeguato i servizi, per garantire su tutto il territorio regionale presidi sanitari operativi e ospedali funzionanti- conclude Occhiuto– La trattativa che ha portato all’accordo risale a mesi fa e dalla cittadella regionale si è deciso di mantenerla “riservata” anche perché “altre istituzioni pubbliche e private stavano esplorando con insistenza la stessa strada”.