In Sicilia si assiste al secondo trapianto di utero in Italia, “Un grande esempio di buona sanità e una speranza di vita futura per una giovane donna siciliana”, così ha commentato l’assessore regionale della Salute Ruggero Razza, in un post pubblicato sulla pagina Facebook.
Il primo è stato eseguito un anno fa a Catania, a cura dei professori Pierfrancesco e Massimiliano Veroux, Paolo Scollo e Giuseppe Scibilia. Si trattava di una paziente nata priva dell’utero a causa di una rara malattia congenita chiamata sindrome di Rokitansky,
“Complimenti di vero cuore ai professori Paolo Scollo e Pierfrancesco Veroux, che hanno guidato l’equipe operatoria delle aziende Policlinico e Cannizzaro. Grazie al centro nazionale trapianti e al centro regionale per il prezioso supporto – aggiunge l’esponente del governo Musumeci – . Un pensiero, di particolare partecipazione e affetto, voglio rivolgere al prof Veroux, che è entrato in sala operatoria e ha seguito, prima, tutte le operazioni nel momento doloroso in cui si stava spegnendo la sua cara mamma”.
“Il senso del dovere, l’adesione al giuramento di Ippocrate, l’etica dei comportamenti giusti – conclude Razza – sono un messaggio forte per chiunque indossa il camice e per chi svolge funzioni pubbliche”.