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“A giugno del 2023 inaugureremo 9500 metri quadrati di edifici, club house, tre ristoranti a bordo d’acqua, attracchi per lussuosi yacht, convention center da 250 posti, e 1600 metri quadrati destinati alle eccellenze siciliane.” Lo ha detto il Presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mare di Sicilia Occidentale, Pasqualino Monti all’inaugurazione della Stazione marittima del Porto di Palermo.
Progetti non solo sulla carta ma idee che seguono un preciso cronogramma e che seguono il “modello dell’Autorità di Sistema” firmato Pasqualino Monti. I numeri parlano chiaro: a Palermo nel 2022 ci saranno 302 attracchi e il mezzo milione di passeggeri previsto, con l’attenuarsi della crisi pandemica, è destinato a crescere. Nel giro di poco tempo, spiega Monti, il porto di Palermo continuerà a cambiare volto attraverso la realizzazione di servizi e opere.
“Governo processi e metto passione – dice Monti – ma questo è il risultato di un lavoro di squadra che, fra le altre cose, interessa un intero processo di riqualificazione che riguarda non uno ma 4 scali siciliani. A differenza di altre stazioni appaltanti per il Pnrr abbiamo presentato progetti esecutivi, immediatamente cantierabili facendoci trovare pronti rispetto alla capacità di progettare, nel costruire una progettazione matura, in quanto parte integrante del nostro piano industriale. Abbiamo chiuso un partenariato pubblico privato sull’efficientamento energetico per cui nel 2024 saremo autosufficienti da fonti rinnovabili e, nel 2026, con l’elettrificazione della banchine, raggiungeremo l‘obiettivo delle emissioni zero. Abbiamo inviato la manifestazione di interesse, e quindi la gara di appalto, per un’ulteriore opera che mi vede commissario nominato dal presidente Mario Draghi e che è l’interfaccia porto-città. Anche questo sarà realtà. La costruzione e la realizzazione della nuova interfaccia sulla via Crispi, chiuderà, dopo soli cinque anni, il percorso di ricostruzione del porto di Palermo, in cui finora, tra opere ultimate e altre in corso, abbiamo investito oltre 600 milioni, parte integrante di quasi un miliardo nell’intero network”. “Palermo – ha concluso Monti – deve giocare un ruolo da player primario nel trasporto europeo e internazionale di merci e passeggeri”.
Infine Monti ha parlato della necessità di una riforma della pubblica amministrazione e della giustizia amministrativa necessaria per superare le lentezze burocratiche che troppo spesso legano le grandi opere pubbliche al palo.