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Incendi in Sicilia, Ugl a Musumeci: “Piromani agevolati dalle cattive gestioni amministrative”

lunedì 2 Agosto 2021

 Guglielmo Monello, Dirigente del sindacato Ugl, in una nota al governatore Nello Musumeci in merito all’emergenza incendi in Sicilia, mette i punti  sulle mancanze di un piano di emergenza valido nell’Isola.

LA NOTA

“Presidente Musumeci, non è solo colpa dei piromani e delle alte temperature se si è creato tutto questo disastro… La colpa è anche nella NON gestione del territorio durante tutto l’anno. Presidente, lei le colpe le dovrebbe cercare non solo tra i piromani, ma anche tra la cattiva gestione dei suoi delegati. La mano dei piromani viene agevolata dalle mancanze amministrative. La Sicilia è una terra abbandonata a se stessa… Tutte le strade provinciali e statali sono invase da spazzatura e sterpaglie che qualcuno pensa di eliminare bruciandola. Ovviamente, grazie al vento, il fuoco si espande. Dovrebbe mettere in atto un piano emergenza per eliminare questa come si deve queste sterpaglie e questa spazzatura, e soprattutto una repressione senza sconti.

SISTEMA FORESTALE ALLO SFASCIO

Mi ricordo la vita passata del passato dei forestali tutti, in Sicilia, quando si iniziavano i lavori di prevenzione incendi già dal mese di aprile, ed ora? Ora tutto è cambiato e tutto ancora cambierà. Ma cosa sta succedendo?
La risposta è nella mente e nelle mani di tutti i forestali interessati.
La risposta è che ormai i lavori di prevenzione dei boschi sono in ritardo, un ritardo ingiustificato, un ritardo che potrebbe portare incendi devastanti in Sicilia, dove ormai i boschi sono stati abbandonati e quindi pieni di erbe secche infestanti e rami spezzati durante l’inverno passato.
I lavori di prevenzione dei boschi dovrebbero iniziare a fine aprile, ma quest’anno ci sono state solo chiacchiere ed è questa la conclusione significativa.
Noi forestali tutti siamo per il benessere dei boschi e per la sua tutela, ma ad oggi non ci viene data la possibilità di lavorare nei boschi fin dal mese di aprile per salvaguardare i nostri boschi.

A voi il resoconto finale, di questa partita politica che finale non è ma che continua e tutto non è come prima, ora tutto è solo fumo, ma noi non vogliamo il fumo, noi vogliamo il verde. A voi l’ardua sentenza.
L’espressione è divenuta proverbiale, a indicare che, di fronte a una situazione attuale nel comparto forestale siciliano pieno di controversie e ambigue situazioni attuali, si preferisce sospendere il giudizio e lasciare alle generazioni future la valutazione dei fatti, ma i fatti sono anche nostri, soprattutto di noi operai forestali che sappiamo valutare tutto ciò e ci comporteremo di conseguenza”.

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