Indagini in corso dei Carabinieri della Compagnia di Taormina sui roghi che hanno interessato i terreni del golf a Taormina, in contrada Vareggio, nella frazione di Trappitello, in due occasioni a distanza di pochi giorni, il 10 agosto e poi il 20 agosto scorso. I militari dell’Arma stanno seguendo, in particolare, la pista dei roghi di matrice dolosa, e l’ipotesi è quella di un doppio incendio che potrebbe essere stato appiccato dallo stesso soggetto.
Il primo incendio, si vaste proporzioni, si è verificato nella serata del 10 agosto intorno alle ore 20 ed ha impegnato sino alle 2 di notte Vigili del Fuoco, Forestale e Protezione Civile. Dieci giorni più tardi, il 20 agosto, si è poi verificato un altro rogo stavolta nelle ore mattutine, intorno alle ore 10. Nel mirino è finito il complesso dove si prevedeva il green a 18 buche (i cui lavori si sono arenati poi nel novembre 2011 per via di un alluvione), sequestrato dall’Autorità Giudiziaria nel 2020.
C’è stretto riserbo sugli accertamenti in corso che, comunque, stanno comprendendo anche l’esame dei filmati di alcune telecamere della zona, in quelli che potrebbero essere i punti di accesso ai terreni che sono stati presi di mira. I due incendi che hanno interessato i terreni dove in passato erano stati avviati i lavori per un complesso ricettivo con annesso campo da golf, seguono in sostanza la stessa dinamica che ha riguardato la zona a monte di contrada Sirina (nelle colline soprastanti, tra l’altro, l’ospedale San Vincenzo di Taormina) dove all’inizio della stagione estiva, anche in quel caso, vi fu un primo incendio e poi a distanza di alcuni giorni qualcuno ha “completato l’opera” appiccando di nuove le fiamme nello stesso, identico, punto.
Anche questa analogia è un elemento di valutazione da parte degli inquirenti su come sono andate le cose, e su quello che potrebbe essere stato il “modus operandi” del piromane di turno. I Carabinieri stanno così provando a stringere il cerchio su questa indagine e complessivamente su un fenomeno che ha preso di mira in questa estate diversi punti del territorio, a Taormina come pure in altre località del comprensorio, a Giardini e Castelmola e nella Valle dell’Alcantara. Sono stati disposti anche alcuni servizi di controllo per provare a sorprendere in flagranza di reato i soggetti che deturpano l’ambiente, danneggiando ettari di terreni e provocando ulteriori pericoli poiché poi quelle stesse aree possono diventare oggetto di colate di fango nei mesi delle piogge.