Soddisfatti i sindacati, che questa mattina hanno stazionato dalle 12 in poi a piazza Pretoria con i lavoratori per il sit-in indetto ieri.
“Esprimiamo soddisfazione per la risoluzione dei problemi contingenti determinati dal sequestro dei 20 milioni di euro. E’ un dato di fatto importante, che consente l’operatività dell’azienda e rasserena i lavoratori, che martedì riceveranno gli stipendi – aggiungono Guzzetta, Perrone e Terrani – E’ chiaro però che alcuni problemi rimangono, vanno affrontati al più presto e riguardano le prospettive di Amap e il suo rilancio industriale. E su questo chiediamo di essere coinvolti e continueremo a tenere alta l’attenzione”.
“La Procura – aggiungono i sindacati – sta disponendo un conto corrente dedicato dove confluiranno i soldi destinati al pagamento di stipendi e forniture. Abbiamo appena informato la Prefettura della chiusura dello stato di agitazione”.
Dopo giorni di silenzio, anche i dirigenti di Amap hanno finalmente scritto ai dipendenti per esprimere la loro solidarietà.
“Dobbiamo e vogliamo essere ottimisti perché sappiamo di avere agito sempre nel rispetto delle regole e per il bene comune. Ma ciò che oggi desidero trasferirvi non è soltanto la mia speranza su una rapida e positiva evoluzione di questa vicenda, quanto il sentimento di vicinanza e di solidarietà verso ciascuno di voi, consapevole delle difficoltà che state attraversando con una dignità e una compostezza che vi fa onore” si legge nella lettera aperte firmata da Alessandro Di Martino, amministratore unico dell’Azienda.
Prosegue scrivendo: “In questi anni siamo riusciti a creare un clima di comunità, basato sul reciproco rispetto oltre che sul riconoscimento dei meriti. Un fattore importante perché prima ancora che lavoratori siamo persone. E per questo motivo, ritengo sia un dovere mio personale e di tutta la squadra dirigenziale garantirvi nel più breve tempo possibile la necessaria serenità”.
“La presenza fattiva del Comune, socio di maggioranza dell’azienda, rende concreto l’impegno mio personale e del direttore Ragonese affinché, la settimana prossima, sia possibile pagare le retribuzioni del mese di maggio, una volta espletate le operazioni imposte dall’iter di legge. Un primo passo in vista di ciò che riteniamo essere il nostro vero obiettivo: “ritornare alla normalità operativa in tutti i sensi“ conclude.
Ma non è ancora arrivato il momento del lieto fine per Amap. Vi sarebbe in corso un’indagine ai danni dell’Azienda, ma Amap ha replicato negando il fatto. “Non abbiamo mai ricevuto alcuna contestazione in merito ad un’indagini per 100 milioni di euro di finanziamenti comunitari. Qualora dovessimo riceveremo un qualsiasi atto di formale contestazione, rappresenteremo le nostre ragioni nelle sedi opportune“.