Condividi
La lettera aperta dei dirigenti

Inchiesta Amap: stipendi sbloccati per 700 dipendenti. Dirigenti: “Ritornare alla normalità operativa”

venerdì 2 Giugno 2023
Cessa lo stato di agitazione dei dipendenti dopo le notizie positive ricevute a palazzo Galletti da Filctem Cgil, Femca Cisl Uiltec Uil all’incontro di questo pomeriggio con il vice sindaco Carolina Varchi.
Martedì i 700 dipendenti dell’Amap, in agitazione da venerdì scorso, riceveranno gli stipendi. “La situazione si è sbloccata. La Procura della Repubblica di Palermo ha accettato la proposta di ritenere congelati i conti correnti Amap fino alla data della notifica del provvedimento di sequestro dei 20 milioni di euro.  Tutta la liquidità arrivata da quel giorno in poi può ritenersi svincolata e le somme necessarie possono essere erogate per il pagamento di stipendi e forniture. Dalla direzione dell’azienda ci hanno comunicato che i bonifici sono partiti”, dichiarano i segretari di Filctem Cgil Palermo Calogero Guzzetta, Femca Cisl Palermo Trapani Andrea Perrone. Anche i crediti esigibili che l’Amap vanta dal Comune per circa 3 milioni di euro, per il servizio di pulizia delle caditoie, saranno usati per pagare gli stipendi e le forniture. E ora che i conti correnti sono stati sbloccati, Amap introiterà  normalmente i corrispettivi delle bollette (la liquidità media giornaliera dei canoni dell’acqua è di circa 400 mila euro al giorno). In pratica l’erogazione di emolumenti e forniture potrà essere garantita anche per i prossimi mesi.

Soddisfatti i sindacati, che questa mattina hanno stazionato dalle 12 in poi a piazza Pretoria con i lavoratori per il sit-in indetto ieri.
“Esprimiamo soddisfazione per la risoluzione dei problemi contingenti determinati dal sequestro dei 20 milioni di euro. E’ un dato di fatto importante, che consente l’operatività dell’azienda e rasserena i lavoratori, che martedì riceveranno gli stipendi – aggiungono Guzzetta, Perrone e TerraniE’ chiaro però che alcuni problemi rimangono, vanno affrontati al più presto e riguardano le prospettive di Amap e il suo rilancio industriale. E su questo chiediamo di essere coinvolti e continueremo a tenere alta l’attenzione”.
“La Procura – aggiungono i sindacati – sta disponendo un conto corrente dedicato dove confluiranno i soldi destinati al pagamento di stipendi e forniture. Abbiamo appena informato la Prefettura della chiusura dello stato di agitazione”.

Dopo giorni di silenzio, anche i dirigenti di Amap hanno finalmente scritto ai dipendenti per esprimere la loro solidarietà.

“Dobbiamo e vogliamo essere ottimisti perché sappiamo di avere agito sempre nel rispetto delle regole e per il bene comune. Ma ciò che oggi desidero trasferirvi non è soltanto la mia speranza su una rapida e positiva evoluzione di questa vicenda, quanto il sentimento di vicinanza e di solidarietà verso ciascuno di voi, consapevole delle difficoltà che state attraversando con una dignità e una compostezza che vi fa onore” si legge nella lettera aperte firmata da Alessandro Di Martino, amministratore unico dell’Azienda.

Prosegue scrivendo: “In questi anni siamo riusciti a creare un clima di comunità, basato sul reciproco rispetto oltre che sul riconoscimento dei meriti. Un fattore importante perché prima ancora che lavoratori siamo persone. E per questo motivo, ritengo sia un dovere mio personale e di tutta la squadra dirigenziale garantirvi nel più breve tempo possibile la necessaria serenità”.

“La presenza fattiva del Comune, socio di maggioranza dell’azienda, rende concreto l’impegno mio personale e del direttore Ragonese affinché, la settimana prossima, sia possibile pagare le retribuzioni del mese di maggio, una volta espletate le operazioni imposte dall’iter di legge. Un primo passo in vista di ciò che riteniamo essere il nostro vero obiettivo: “ritornare alla normalità operativa in tutti i sensi conclude.

Ma non è ancora arrivato il momento del lieto fine per Amap. Vi sarebbe in corso un’indagine ai danni dell’Azienda, ma Amap ha replicato negando il fatto. “Non abbiamo mai ricevuto alcuna contestazione in merito ad un’indagini per 100 milioni di euro di finanziamenti comunitari. Qualora dovessimo riceveremo un qualsiasi atto di formale contestazione, rappresenteremo le nostre ragioni nelle sedi opportune“.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Francesco Zavatteri: “Chi spaccia il crack vende morte ai ragazzi” CLICCA PER IL VIDEO

Seconda parte dell’intervista de ilSicilia.it a Francesco Zavatteri, padre di Giulio, giovane artista palermitano, ucciso da un’overdose di crack all’età di 19 anni il 15 settembre 2022. L’importanza delle strutture nei quartieri delle città, le proposte dal basso e le iniziative legislative sul tema della tossicodipendenza.

BarSicilia

Bar Sicilia, Tamajo e la ex Blutec: “Non è più il momento di fare speculazioni, garantiremo i livelli occupazionali”

Intervistato da Maurizio Scaglione e Giuseppe Bianca, uno degli uomini di punta del governo Schifani in Sicilia, fa il punto sull’attuale quadro della situazione. Nei luoghi in cui ha vissuto la favola operosa dell’indotto del golfo di Termini Imerese Tamajo riavvolge il nastro della narrazione dell’ultimo anno e mezzo di lavoro

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.