La segreteria provinciale della Cgil di Caltanissetta, in una nota a firma del segretario, Ignazio Giudice, interviene sugli arresti scattati stamani a Messina per presunte tangenti su tre lotti della stessa autostrada:
“L’autostrada Gela Siracusa doveva essere pronta nel 1973. Dopo 45 anni qualcosa si è realizzata, ma sono più le proteste che hanno rivendicato il diritto ad avere una infrastruttura strategica per una parte importante della Sicilia che non i tratti realizzati. Sono state tante le proteste e tante, ciclicamente le inchieste, che hanno coinvolto potenti e loro derivazioni, cioè uomini e donne che ricevono incarichi’‘.
La CGIL non si iscrive al coro dei giustizialista, prendo atto di una inchiesta giudiziaria importante, di arresti eccellenti, di figure apicali nella pubblica amministrazione che di certo sono stati nominati dalla politica, quella cosa lì che dovrebbe essere a servizio dei cittadini dato che amministra soldi pubblici.
Se l’esito delle indagini dovesse confermare il flusso di denaro illegalmente percepito si potrebbe affermare che con l’importo di quelle tangenti qualche km di autostrada si poteva realizzare.
Il sindacato confederale CGIL congiuntamente alla Fillea CGIL ed alla FILT CGIL rivendica chiarezza per tale ragione verrà formalizzata una richiesta di incontro al Presidente del Consorzio autostrade siciliane ed all’assessore regionale alle Infrastrutture così da comprendere la destinazione dei progetti esecutivi.
La provincia di Caltanissetta – conclude la nota – ha l’esigenza vitale di creare mobilità intelligente così da uscire da un isolamento che sta provocando da anni il collasso. Chi ha sbagliato deve pagare, la politica selezioni con più rigore morale chi amministra il BENE Comune”.