I due operai morti sono Francesco Gallo, 61 anni, di Naro e Gaetano Cammilleri, 55 anni, di Favara.
Le catene che sostenevano il cestello dentro cui i due operai stavano lavorando, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe ceduto facendoli precipitare da un’altezza di 32 metri. Gli operai stavano lavorando dentro la cisterna per il “sovrappieno” della diga Furore di Naro ad Agrigento.
Il nucleo “Saf” dei vigili del fuoco è riuscito a individuarli e recuperarli; è stato fatto scendere, attraverso una scala, anche un medico che ha accertato il decesso dei due lavoratori.
Il pm Salvatore Vella della Procura di Agrigento ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. I corpi dei due operai, che avrebbero dovuto effettuare lavori di manutenzione agli impianti idrici della diga Furore di Naro, sono stati recuperati dal nucleo “Saf” dei vigili del fuoco.
LE REAZIONI.
“Non si può morire di lavoro – dice il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta– chi ha delle responsabilità deve pagare. Sono vicino ai familiari, sapendo che nessuna parola potrà lenire il loro dolore. Nominerò immediatamente una commissione regionale di inchiesta per accertare le responsabilità. Giustizia deve essere fatta”.
“Non esistono ‘tragiche fatalità’: dietro ogni morte sul lavoro ci sono precise inosservanze degli obblighi di sicurezza. Questa volta il datore di lavoro è un soggetto pubblico, la Regione, per cui ancora più grave ed urgente diventa accertare omissioni e responsabilità. Le dighe siciliane da troppo tempo sono in stato di abbandono, il personale insufficiente, così come scarsi gli investimenti in manutenzione e sicurezza complessiva. C’è anche un deficit di controlli e di sanzioni da parte dell’apparato dello Stato e della Regione, spesso senza mezzi e uomini. Ma questa ‘mattanza’ deve finire: 3 morti al giorno sono un sacrificio umano non sopportabile”. Lo dice Massimo Raso, segretario della Cgil di Agrigento, che esprime il cordoglio del sindacato ai familiari dei due operai morti a Naro, Francesco Gallo e Gaetano Cammilleri.
“Le lacrime di coccodrillo di Crocetta non aiutano le vittime. Sulle responsabilità politiche abbiamo idee piuttosto chiare, corroborate dalla strampalata dichiarazione del presidente Crocetta che annuncia di commissioni d’inchiesta ad hoc”. Così il senatore Francesco Campanella (Art.1-Mdp). “Per prevenire gli infortuni – aggiunge – esistono gli Ispettorati del lavoro, ma in Sicilia sono al lumicino da anni, inascoltati nelle loro richieste di aiuto. A Palermo ci sono 4 ispettori su 53 previsti. Così pochi che una denuncia ha un tempo d’attesa previsto di due anni. Tutto questo mentre a livello nazionale si cercavano soluzioni con la costituzione dell’Inl, l’Ispettorato nazionale del lavoro, in cui sono stati unificati gli uffici competenti di Inps e Inail. Non così in Sicilia, perché a statuto speciale e perché un protocollo d’intesa, che avrebbe dovuto accogliere questa misura e rafforzare il sistema regionale, è rimasto inattuato. La verità – conclude Campanella – è che in Sicilia c’è un sostanziale via libera al lavoro nero e al mancato rispetto delle normative sulla sicurezza. Altro che commissioni d’inchiesta. Una situazione che non può non essere letta in relazione all’assenza, nell’Ars, di una vera forza politica di sinistra che metta la tutela del lavoro al primo posto”.
“L’amministrazione comunale e tutta la città sono vicine al dolore che ha colpito la famiglia del nostro concittadino, Gaetano Camilleri, deceduto mentre era al lavoro. Favara si fermerà il giorno dei funerali di Gaetano per essere vicina ai suoi familiari”. Lo ha detto il sindaco di Favara, Anna Alba. “Chiamerò il sindaco di Naro – ha aggiunto – per fare in modo di essere presenti anche alla celebrazione del funerale di Francesco Gallo, l’ altra vittima dell’incidente sul lavoro di oggi, collega di Gaetano”.
“Il luogo di lavoro dovrebbe essere un posto sicuro, non può accadere tutto questo. Spero solo che questa tragedia non sia accaduta a causa di negligenza”. Lo ha detto il sindaco di Naro, Lillo Cremona, che, come il sindaco di Favara Anna Alba, ha proclamato il lutto cittadino.
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