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All’Instituto Cervantes di Palermo verrà inaugurata, venerdì 7 alle ore 12, la mostra “Anaqronías. Un’interpretazione fotografica cervantina”presso la chiesa sconsacrata di Sant’Eulalia dei Catalani (via Argenteria Nuova, 33).
L’esposizione si inserisce in una nuova linea tematica inaugurata dall’Instituto nel 2019, “La valigia della Vucciria“, volta a realizzare mostre di piccolo formato, ma con alla base una ricerca elaborata e rigorosa, per meglio indagare il rapporto tra letteratura e arti plastiche.
Anaqronías, visitabile fino al 31 luglio, è un viaggio personale di Juan Antonio Cerón attraverso il “Don Chisciotte” di Miguel de Cervantes, nel quale i personaggi femminili, poco conosciuti e che passano quasi inosservati nel romanzo, acquisiscono nuovo protagonismo, collocati in una realtà fotografica contemporanea.
Si tratta di donne, da Antonia Quijana alla Mora Zoiraida, a Casildea de Vandalia e altre compagne d’avventura, alle quali la storia ha quasi sistematicamente strappato i riflettori, e che in questa mostra vivono di un’immagine attuale, giocando con l’anacronismo come errore estetico intenzionale e ironico.
Traendo spunto da modelli di luce e di composizione ispirati a quelli utilizzati dai più importanti pittori del realismo barocco del Seicento: Caravaggio, Bernini, Rembrandt, Vermeer o Ribera, contemporanei di Cervantes, Anaqronías affronta la doppia sfida di misurarsi, da un lato, con il romanzo più importante di tutti i tempi e, dall’altro, regala un nuovo protagonismo a quelle donne che hanno aspettato pazientemente più di 400 anni per riemergere dalle pagine del capolavoro di Miguel de Cervantes.
Presenteranno la mostra la professoressa Maria Caterina Ruta, ispanista ed esperta cervantina, e l’architetto Giacomo Fanale; sarà presente il fotografo Cerón.
Ingresso libero (dal 7 al 14 giugno orari, da lunedì a giovedì: 09:30-13:00; 16:00-18:00. Venerdì: 09:30-14:00; dal 15 giugno al 31 luglio: dal lunedì al venerdì 09:00-14:30).