Al via alla riqualificazione lavorativa dei dipendenti delle Ipab (Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficienza) per tutelare i livelli occupazionali e contribuire a rafforzare il sistema sanitario siciliano con il loro inserimento nelle Asp dell’Isola.
Infatti, l’assessore alla Salute della Regione Siciliana, Ruggero Razza, ha firmato la richiesta di cessione di mobilità dei lavoratori, a seguito di un importante tavolo tecnico che ha coinvolto l’assessorato alla Famiglia e al Lavoro, Cefpas e Asp, nel caso specifico, per l’assorbimento del personale dell’Ipab “Oasi Cristo Re” di Acireale nell’Asp di Catania.
“Bisogna che il percorso avviato per l’Ipab Oasi Cristo Re si possa velocemente avviare per i lavoratori delle Ipab siciliane” auspica Angela Foti, vicepresidente dell’Assemblea regionale siciliana e deputata di Attiva Sicilia. L’accordo siglato prevede, infatti, con la collaborazione del Cefpas, un percorso di formazione professionale per i lavoratori dell’Ipab – a partire da quella di Acireale – che potranno ottenere la qualifica Oss, in modo tale da poter proseguire la loro attività all’interno dell’Asp.
Si tratta, dunque, di un ragionamento esteso al personale Ipab che ha bisogno di ricevere adeguata formazione. Non basta più il corso di operatore socio-assistenziale (Osa), ma con la nuova normativa è necessario conseguire il titolo di Oss, operatore socio sanitario, figura professionale la cui attività è indirizzata a soddisfare i bisogni primari delle persone e a favorire il benessere e l’autonomia delle persone non propriamente autosufficienti.

“Per anni ho lottato affinché venisse restituita dignità ai lavoratori delle Ipab presentando miriadi di proposte, interrogazioni e interpellanze. – ha detto la parlamentare Angela Foti di Attiva Sicilia –Finalmente adesso è stato avviato un cammino di formazione che rappresenta un paradigma a livello isolano.
La parlamentare di Sala d’Ercole rammenta che si tratta di “Strutture che, ricordo in primis a me stessa, erano fiore all’occhiello del sistema previdenziale e sociale della Regione e che rappresentavano un esempio di servizio pubblico verso chi si trovava in difficoltà, dando dignità e accoglienza. Ringrazio – conclude il vicepresidente dell’Ars – il governo regionale che sta mettendo fine al declino augurandomi che l’assemblea sblocchi rapidamente la proposta di riforma del settore”.
Il raggiungimento di questa intesa esplica una duplice azione positiva: da un lato si avrà nuovo personale, formato e pronto, da poter immettere nel sistema sanitario regionale, dall’altro si garantisce la tutela del lavoro e il futuro di decine e decine di siciliani. Una vittoria per i lavoratori degli Istituti di assistenza e beneficienza che hanno sofferto disagi a causa del depotenziamento delle strutture dove per anni hanno prestato servizio.
Questa sarebbe una svolta nel percorso di reinserimento professionale all’interno delle strutture dell’Asp, e nell’ambito socio assistenziale con la riforma delle Ipab. Una misura che consente di chiudere l’ennesima pagina dolorosa sul fronte delle vertenze senza perdere posti di lavoro. Contemporaneamente vengono consegnate nuove risorse umane alle strutture della sanità siciliana anche per garantire respiro dopo i tanti mesi di emergenza pandemica ancora in corso.