Con un affollato incontro che si è tenuto ieri allo svincolo di Irosa, il comitato ha riavviato le iniziative di sensibilizzazione degli eletti in Sicilia affinché vengano esitate “a strettissimo giro”, dai due rami del Parlamento, le disposizioni concernenti l’istituzione delle Zone franche montane di Sicilia.
Disposizioni approvate all’unanimità dall’Ars il 17 dicembre 2019. Attualmente la legge è ferma alla sesta Commissione Finanze del Senato, a causa della crisi di governo. Al presidio di Irosa c’erano sindaci e amministratori provenienti da tutta la Sicilia. Erano rappresentate tutte le aree di montagna dell’Isola, comprese quelle all’interno del perimetro dei quattro Parchi siciliani.
Presente l’Anci Sicilia. Forte la determinazione nel rivendicare il diritto di residenza nei luoghi natii e di rimanere al fianco del comitato promotore in questa battaglia di civiltà. “I territori di montagna avranno la loro ripresa sociale in presenza di tre fattori – afferma il Comitato pro Zfm in Sicilia – la normalizzazione sanitaria, finanziaria-economica e la fiscalità di sviluppo”.
Riguardo al terzo fattore: “È determinante la definizione dei rapporti finanziari tra lo Stato e la Regione che risiedono nell’operatività della Commissione Paritetica. A tal proposito chiederemo ai presidenti della Regione e dell’Ars, di concerto con i sindaci dei 133 Comuni interessati alla norma, di potere partecipare alla nomina di uno dei componenti siciliani della Commissione. Nomina che dovrà avvenire in concomitanza con la formazione del nuovo governo“.