Faldoni pieni di carte importanti e dati sensibili messi alla rinfusa, coperture di rame divelte e rubate dai ladri, lo stesso dicasi per i pannelli dell’impianto solare a tetto, stanze vandalizzate e attrezzature della mensa saccheggiate. È questo lo stato in cui versano alcuni locali del Centro direzionale dell’Irsap (come si evince dalle immagini e dal video di cui siamo venuti in possesso), l’Istituto nato nel 2012 per sostituire le vecchie e indebitate Aree di sviluppo industriale con l’obiettivo di creare un ente davvero efficiente, capace di incentivare e sostenere l’insediamento e la crescita delle imprese in Sicilia.
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Costruito nella seconda metà degli anni ’80 e costato più di 20 miliardi delle vecchie lire, il Centro è stato pensato per offrire una molteplicità di servizi alle aziende e ai lavoratori dell’Asi di Brancaccio, a Palermo. È composto da decine di uffici, una sala conferenze da 200 posti e una da 50, una mensa di 200 coperti, un parcheggio di oltre 2mila metri quadrati e svariati altri ambienti. Inoltre, un intero plesso adiacente al corpo centrale, ma sempre facente parte del Centro, è stato affidato ai Vigili del Fuoco.
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Nei primi anni ’90 era dotato anche di una filiale del Banco di Sicilia e di uno sportello postale, mentre sempre in questa struttura hanno avuto sede gli uffici del progetto InLa, promosso dalla Regione per l’inserimento lavorativo dei giovani siciliani, e del Parco scientifico e tecnologico della Sicilia. Una struttura dotata di tutto punto, che doveva essere il cuore pulsante dello sviluppo industriale dell’Isola e che invece è diventata il simbolo dell’incapacità della politica e delle istituzioni di valorizzare gli strumenti di cui dispone.
Molti locali, infatti, sono tutt’oggi inutilizzati. Tra il 2013 e il 2014 lo stesso Irsap, per volontà dell’allora commissario Alfonso Cicero, decide di trasferire gli uffici a Caltanissetta presso la Sor, la sede operativa regionale dell’Irsap opportunamente ristrutturata. Lì resteranno circa un anno per poi ritornare di nuovo a Palermo. Nel frattempo negli uffici del Centro di Brancaccio il disordine e la confusione hanno preso il sopravvento, mentre negli scantinati ha trovato rifugio anche una famiglia di persone indigenti.
A peggiorare la situazione in questi ultimi mesi le frequenti irruzioni di vandali e i ripetuti furti non solo di attrezzature e suppellettili, ma anche di impianti che hanno danneggiato il Centro dal punto di vista infrastrutturale. Proprio a causa della rimozione delle lastre di rame sul tetto in una delle stanze dove lavorano i dipendenti dell’Irsap piove dentro, mentre le infiltrazioni rischiano nel tempo di compromettere la salubrità dei locali e la stabilità dei soffitti.
In questo link le precisazioni dell’Amministrazione Irsap Sicilia.