L’area dell’ex Edil Pomice. Un bene confiscato alla mafia a luglio 2020. Grande quasi 4500 metri quadrati, la struttura si trova a poche decine di metri dal cuore della borgata marinara di Vergine Maria, a Palermo. Uno spazio sul quale il Comune ha un progetto ben preciso, ovvero la realizzazione di un parcheggio a servizio del quartiere e di un’isola ecologica a supporto del cimitero dei Rotoli. Idee alle quali, più volte, si sono opposti comitati civici ed esponenti delle opposizioni.
Il progetto nell’area dell’ex Edil Pomice
Due le opere previste. Da un lato un parcheggio da circa 60 posti auto dal quale si potrà accedere ed uscire esclusivamente da via Morici. Una stradella molto stretta in alcuni punti ma sulla quale sono previsti dei futuri allargamenti di carreggiata, anche attraverso l’abbattimento di un muro. Dall’altro è in programma la realizzazione di un’isola ecologica a supporto delle attività del cimitero dei Rotoli. Ed è su quest’ultima soluzione che si dibatte da circa due anni e mezzo. Nel quartiere è nato un comitato di residenti che, già diverse volte, ha manifestato la propria contrarietà al progetto. Almeno in alcuni suoi aspetti. Se da un lato i residenti si dicono favorevolie ad avere più posti auto, dall’altro richiedono la creazione di spazi ludico-ricreativi.
Appelli ai quali si è unita la politica. Fra i gruppi più attivi sul tema c’è il M5S. E sono proprio i pentastellati a riaccendere le luci sul tema. Motivo del contendere è il parere reso dagli uffici dell’assessorato regionale Territorio e Ambiente. Il dipartimento, diretto dal dirigente generale Giuseppe Battaglia, ha infatti dato il proprio assenso al progetto al quale ha lavorato la struttura commissariale diretta dal sindaco Roberto Lagalla. Costo dell’operazione circa 1,5 milioni di euro, reperiti interamente fra le pieghe dei fondi ex CIPE.
Il problema posto dalla Soprintendenza
Il progetto esecutivo fu approvato a dicembre 2023. Da allora, la burocrazia ha fatto il suo corso. Sono arrivati tutti i pareri richiesti. Uno di questi però è fra i più discussi, ovvero quello arrivato a maggio 2024 dalla Soprintendenza dei Beni Culturali di Palermo. Ufficio che, pur concedendo il proprio assenso all’opera, ha espresso “dubbi circa la fattibilità del previsto varco d’accesso pedonale in relazione ad altro progetto ed autorizza le rimanenti opere a condizione che per la parte paesaggistica e per le considerazioni espresse non dovrà realizzarsi l’isola ecologica“.
Il parere positivo dalla Regione
Prescrizione alla quale la struttura commissariale del sindaco si è opposta dieci giorni dopo. Da allora in avanti è andata in scena una battaglia a suon di carte bollate. Ciò almeno fino al 7 marzo di quest’anno, quando gli uffici della Regione Siciliana hanno valutato che “quanto chiesto dal Comune di Palermo, fatti salvi ulteriori pareri eventualmente da rendere da parte degli enti coinvolti nel processo approvativo e in particolare modo la effettiva realizzazione del varco di accesso pedonale dell’area cimiteriale e alla modalità di parcheggio e al blocco servizi, da parte della Soprintendenza sia meritevole di approvazione“.
Il M5S annuncia battaglia
Insomma, è arrivato l’ok auspicato da Palazzo delle Aquile. Ma sul fronte politico qualcuno continua ad opporsi. Critica, in particolare, la posizione del M5S. “Noi siamo accanto ai residenti di Vergine Maria – commenta il consigliere della VII Circoscrizione Giovanni Galioto -. Da due anni e mezzo ci battiamo affinchè questo spazio venga utilizzato per il benessere della borgata. L’area deve essere destinata si alla creazione di nuovi parcheggi, ma anche per realizzare uno spazio da destinare a bambini e ragazzi“.
Sulla questione è stata presentata all’Ars un’interrogazione da parte del deputato regionale del M5S Adriano Varrica. “Contestiamo alcune parti di questa autorizzazione, in particolare quella che permette di creare l’isola ecologica – sottolinea il capogruppo del M5S Antonino Randazzo -. La Soprintendenza ha dato parere contrario. Ha previsto di non realizzarla, confermando invece la bontà del progetto del parcheggio. Chiediamo alla Regione di tornare sui suoi passi, procedendo a rifare una nuova autorizzazione che escluda la possibilità di installare l’isola ecologica nell’area dell’ex Edil Pomice. Così come previsto dal parere della Soprintendenza“.